CATANIA – Questa mattina è stato celebrato l’anniversario della Polizia scientifica con un convegno dal titolo “120 anni di Polizia scientifica: L’identificazione personale tra scienza e diritto“, che si è tenuto al Tribunale di Catania.
L’evento è stato organizzato dal Gabinetto di Polizia scientifica per la Sicilia orientale di Catania, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati etnei e dell’Università di Catania.
È stata ripercorsa la storia della Polizia scientifica italiana che è stata antesignana a livello mondiale nella metodologia del prelievo delle impronte digitali e dell’analisi della scena del crimine.
A seguire sono state discusse le metodologie per l’identificazione personale e sono state analizzate le diverse prospettive giuridiche con gli interventi del Procuratore Aggiunto Fabio Scavone, del prof. Fabrizio Siracusano, ordinario di Procedura Penale e dell’avv. Francesco Antille, presidente camera penale Serafino Famà di Catania.
L’attività della Polizia scientifica
L’attività di questa struttura centralizzata include l’utilizzo di tecniche di indagine scientifica, come l’analisi del DNA, le impronte digitali, la balistica e l’analisi della scena del crimine, per aiutare a risolvere i casi.
La prova scientifica rappresenta il cardine di un procedimento penale. Sul tema è intervenuto il dott. Pasquale Alongi, Vice Questore della Polizia di Stato e Dirigente del Gabinetto Regionale di Polizia scientifica per la Sicilia Orientale.
L’intervista al questore di Catania Giuseppe Bellassai
Tra le tematiche approfondite anche l’adattamento delle Forze di Polizia al progredire delle tecnologie che ne influenzano e migliorano il lavoro.
Ai nostri microfoni il questore di Catania, Giuseppe Bellassai.