PIAZZA ARMERINA – Ha incontrato Filippo Calcagno, nella sua casa di Piazza Armerina, il sindaco Filippo Miroddi che, in una intervista, ci racconta l’emozione dell’incontro con l’amico di sempre.
“Ci siamo incontrati due giorni fa, nella sua abitazione. Mi ha accolto con grande emozione e, ancora toccato, mi ha raccontato di quella terribile esperienza”: inizia così il primo cittadino di Piazza Armerina a raccontarci l’incontro con Filippo Calcagno.
“Siamo amici da sempre, non siamo solo conoscenti. Eravamo vicini di casa, la moglie lavorava in una farmacia del paese e spesso ci fermavamo a chiacchierare. Poi Filippo ha deciso di partire per quella che si è rivelata una delle esperienze più brutte della sua vita”.
È stato intervistato tante, troppe volte, Calcagno, che sempre con forte emozione ha raccontato dell’agonia di quel rapimento.
“È stato rinchiuso in un bunker in condizioni pessime: gli buttavano il cibo a terra; è riuscito ad andare in bagno soltanto dopo 47 giorni e – continua il sindaco – durante il racconto è scoppiato a piangere due volte”.
Nessun festeggiamento per l’ostaggio dell’Isis, soltanto un bentornato tra intimi: Miroddi ci spiega come, da psichiatra, “certe cose non si possono dimenticare…”.
Intanto, Calcagno, che è uno dei due sopravvissuti insieme a Gino Pollicardo, non smette di pensare ai due compagni uccisi. Proprio ieri si sono svolti i funerali di Salvatore Failla e lui era presente. In chiesa è entrato da una porta laterale, per non passare tra la folla, si è seduto accanto alla vedova e ha deciso di non pronunciare parola.
In molti, alla fine della cerimonia funebre, hanno cercato di strappargli qualche ricordo ma lui, con voce rotta, è riuscito soltanto a dire “…basta. Di ricordi penso di avervene già regalati abbastanza“.
Ed è proprio così, di ricordi, momenti e attimi, Calcagno, ne ha raccontati tanti. Adesso è il momento di lasciar metabolizzare l’ennese e lasciargli il tempo e la voglia di ricominciare anche se non sarà facile perchè, si sa, certe esperienze cambiano la vita. Per sempre.