CATANIA – Nella mattinata del 26 giugno, si è tenuta in Prefettura una riunione dedicata alla pianificazione delle attività di prevenzione e contrasto del rischio incendi boschivi e di interfaccia che, in occasione delle scorse stagioni estive, hanno interessato anche il territorio della provincia di Catania, arrecando gravi danni al prezioso patrimonio naturalistico e paesaggistico etneo.
All’incontro, presieduto dal Prefetto di Catania, dr.ssa Maria Carmela Librizzi, hanno partecipato l’Assessore alla protezione civile del Comune di Catania, Alessandro Porto, Sindaci e rappresentanti dei Comuni della provincia, della Città Metropolitana, i vertici delle Forze dell’Ordine, del Comando Provinciale dei vigili del fuoco, della Capitaneria di Porto di Catania, del Comando del 41° Stormo di Sigonella, del Comando Stazione Elicotteri M. M. Maristaeli, dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste, del Dipartimento della Protezione Civile Regionale, del Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale, dell’Ente Parco dell’Etna e dell’ANAS.
Il Prefetto ha, in primo luogo, evidenziato come recenti direttive del Ministero dell’Interno e della Presidenza del Consiglio dei Ministri abbiano individuato i tempi di svolgimento e le raccomandazioni per le attività di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia.
Incendi boschivi e di interfaccia
A tale riguardo, oltre a individuare nel periodo intercorrente fra il 15 giugno ed il 30 settembre l’arco temporale a cui far riferimento nella pianificazione dell’attività anti-incendio, le direttive evidenziano come, nel corso del 2022, i fenomeni si siano registrati anche al di fuori della stagione estiva e in zone poco interessate, in passato, dai roghi.
Il Prefetto Librizzi ha, al riguardo, sottolineato l’importanza, oltreché la necessità, che tutte le istituzioni del territorio – con il consueto ruolo di raccordo e impulso svolto dalla Prefettura – facciano rete e fronte comune per utilizzare nella maniera più efficace tutte le risorse di cui dispongono.
Il Comune di Catania – come riferito dall’Assessore Porto – ha approntato specifiche misure per prevenire i gravi fenomeni verificatisi, negli anni passati, nella zone dei lidi balneari della Playa, che particolare allarme e preoccupazione hanno destato nella popolazione.
Condivisa, fra tutti i presenti, la funzione strategica costituita dall’attività di prevenzione, attraverso il tempestivo aggiornamento, da parte dei Comuni, dei piani di Protezione civile, con la previsione di modalità speditive di intervento nei casi di necessità, l’individuazione precisa delle aree dei propri territori maggiormente esposte al rischio di incendio, e l’effettuazione di una ricognizione delle strutture ricettive che si trovino in prossimità delle medesime zone.
Il Prefetto ha, inoltre, raccomandato l’adozione di tutte quelle misure finalizzate alla mitigazione del rischio di roghi, in primo luogo con la ripulitura delle sterpaglie e della vegetazione secca, che costituiscono facili punti di innesco, sia attraverso specifiche ordinanze sindacali rivolte ai privati, che con l’azione di Anas e Città Metropolitana, quali enti proprietari, rispettivamente, di strade statali e provinciali.
Riflettori puntati sulle discariche abusive
Analogamente, particolare attenzione andrà dedicata alla bonifica delle discariche abusive che, oltre a costituire una minaccia per il patrimonio naturalistico, rappresentano fonte di inquinamento ambientale e, quindi, di rischio per la pubblica incolumità.
Nella medesima ottica, il Dipartimento Regionale della Protezione civile – che potrà contare anche sull’importante risorsa dei volontari – avvierà un’attività di pattugliamento delle zone maggiormente esposte al rischio incendi, con l’ausilio del Corpo Forestale della Regione Siciliana, a supporto dell’attività di controllo del territorio che viene normalmente svolta dalle Forze di polizia.
Monitoraggio continuo dell’oasi del Simeto
Il Comando provinciale dei vigili del fuoco, oltre al consueto assetto che prevede la piena operatività, in particolare, dei distaccamenti nelle zone pedemontane dell’Etna, ha previsto una squadra fissa che presterà servizio nella zona dell’oasi del Simeto, in raccordo con la Città Metropolitana.
Per le attività di spegnimento, oltre al consueto impiego dei Canadair, potranno operare anche due elicotteri dell’Aeronautica e della Marina militare. A fronte delle difficoltà manifestate dai Sindaci presenti, relative alle limitate risorse dedicate alle attività di prevenzione degli incendi di cui dispongono i Comuni – sia in termini di personale che di mezzi – il Prefetto ha ribadito l’importanza di mettere a fattor comune tutto ciò di cui ciascun Ente dispone, per consentire una più efficace e rapida azione di intervento in caso di incendi.
Lo stesso Prefetto, in conclusione, ha inteso rimarcare la necessità della puntuale informazione che gli stessi Comuni dovranno rivolgere alla popolazione, affinché, in caso di situazioni di pericolo derivanti da incendi, siano adottati comportamenti corretti e consapevoli per perseguire l’obiettivo primario di garantire la pubblica incolumità.