Paura nel Catanese, donna morsa da un cane randagio finisce in ospedale

Paura nel Catanese, donna morsa da un cane randagio finisce in ospedale

RAGALNA – Il personale del Soccorso alpino e speleologico siciliano è stato allertato dalla Centrale Operativa del 118 nella giornata di lunedì 13 febbraio per il recupero e il soccorso di una donna anziana che è stata aggredita da un cane randagio vicino alla sua casa nella contrada Filiciusa Milia, nel Comune di Ragalna, sul versante sud dell’Etna.

A causa delle condizioni della strada ostruita dalla neve, è stato necessario utilizzare un mezzo cingolato fornito dai volontari dei Rangers d’Europa per raggiungere la casa della donna.

La donna, con un morso di cane alla mano destra, è stata trasportata in ospedale dai sanitari del 118.

Il punto di incontro è stato stabilito lungo la Strada Provinciale 92 vicino al bivio di Monte San Leo a causa della difficile percorribilità delle strade dell’Etna.

INTERVENTI DEL SOCCORSO ALPINO SULL’ETNA NEI GIORNI SCORSI: 12 PERSONE IN IPOTERMIA

Nella zona del Rifugio Sapienza, sul versante sud dell’Etna, i tecnici del Soccorso alpino e speleologico siciliano nel pomeriggio del 5 febbraio sono stati allertati dalla centrale operativa del 118 per soccorrere 12 persone in difficoltà.

I malcapitati, facenti parte di gruppi diversi, incluso un turista di Milano, avevano lasciato il piazzale antistante il Rifugio Sapienza per risalire i sentieri dei Monti Silvestri ma erano rimasti bloccati a causa del terreno ghiacciato e delle condizioni meteo avverse, come il forte vento.

Le squadre di soccorso, tra cui militari del Sagf della Guardia di Finanza e personale dei vigili del fuoco, hanno raggiunto e accompagnato tutti fuori dalla zona ghiacciata.

I protagonisti sono stati trovati provati e con segni di ipotermia, per questo sono stati portati alla guardia medica e assistiti dal personale sanitario e dagli operatori del 118.

31 INTERVENTI A PIANO BATTAGLIA

Nei giorni scorsi sono stati gli 31 interventi da parte del Soccorso alpino e speleologico siciliano a Piano Battaglia, sulle Madonie.

Cinque sono stati causati da sciatori inesperti o slittini pirata, otto da malori a causa di scarsa preparazione fisica o abbigliamento inadeguato e gli altri dalle cadute sulla neve ghiacciata.

Tra gli incidenti più gravi, una bambina di 9 anni di Palermo ha subito un trauma contusivo al fianco dopo essere stata colpita da uno slittino, una donna di 49 anni di Agrigento si è fratturata il gomito sinistro a causa di una caduta sulla neve ghiacciata, una 22enne di Termini Imerese ha fratturato la caviglia sinistra dopo una caduta con lo slittino.

Altri incidenti con lo slittino si sono susseguiti e hanno causato fratture al perone per una 16enne di Palermo e alla gamba destra per un 19enne di Niscemi. Inoltre, un uomo di 47 anni di Palermo è stato soccorso per un trauma al ginocchio sinistro causato da uno scontro con uno sciatore inesperto.