Pasquetta in Sicilia, “scampagnate” e “arrusti e mangia”

CATANIA – La gita fuori porta, meglio conosciuta come “scampagnata”, non può mancare nella giornata di Pasquetta. 

Il giorno dopo Pasqua, prende il nome di “Lunedì dell’Angelo” in ricordo dell’incontro tra l’Angelo e le donne giunte al sepolcro di Gesù. 

Il lunedì di Pasqua è un giorno festivo che venne introdotto dallo Stato italiano nel periodo del dopoguerra e che è stato stabilito per “allungare” le festività pasquali.

In tutta Italia, la Pasquetta è un giorno di festa che si trascorre in compagnia, tra amici e parenti. C’è chi decide di prenotare un viaggio e chi, invece, di fare una gita, un pic-nic sull’erba o una “scampagnata”.

Tradizionalmente parlando, questo modo di festeggiare, è riconducibile ad un passo del Vangelo in cui, lo stesso giorno della Risurrezione, i discepoli di Gesù decisero di recarsi ad Emmaus, fuori le mura della città di Gerusalemme. 

In Sicilia, però, il binomio “scampagnata” e “arrusti e mangia” è inscindibile. 

Da sempre, infatti, gli isolani sono soliti dedicare questa giornata al cibo (e quando mai, direte voi): dalla salsiccia, alle puntine di maiale, alla carne di cavallo e chi più ne ha più ne metta. La domanda, però, resta sempre la stessa: dove recarsi? 

Noi di Newsicilia.it abbiamo deciso, dunque, di proporvi una serie di posti dove festeggiare in tranquillità: boschetto della Playa; Monti Iblei; Parco dei Nebrodi; Parco delle Kenzie; Parco dell’Etna; Parco Gioieni; Parco Oasi Naturalistico a Cosentini, Santa Venerina; Riserva naturale Fiumefreddo; Riserva naturale Marina Isole Ciclopi; Riserva natuale Oasi Simeto; Riserva naturale orientata Bosco di Santo Pietro; Riserva naturale orientata La Timpa.

Dunque, preparate i focolai, la carne e i sorrisi… si parte per Pasquetta!