ACI SANT’ANTONIO – Quattro colpi sparati tra la folla da un sicario giunto in auto appositamente per far fuori Francesco Ilardi, assassinato nel tardo pomeriggio di ieri ad Aci Sant’Antonio, nel Catanese.
La dinamica dei fatti
Quattro colpi a ripetizione, proprio per non sbagliare ed essere sicuro di uccidere. Ilardi si trovava davanti a un circolo privato di caccia, sul marciapiede di fronte al civico 22 di via Vittorio Emanuele. Tra la folla, inaspettatamente. Chi è giunto in auto lì lo ha fatto per uccidere e perché conosceva i movimenti della vittima. Lo ha aspettato, estratto la pistola e sparato per ammazzarlo.
Ilardi, colpito da una pioggia di proiettili, ha cercato di raggiungere la sua auto: una Fiat Bravo parcheggiata poco distante, per rifugiarsi. Due dei colpi sparati lo hanno raggiunto alla schiena. La corsa in ospedale, ad Acireale, è risultata vana. Il personale medico avrebbe provato ad intubarlo per sottoporlo a un delicato intervento chirurgico ma intorno alle 20 l’uomo è morto.
Le indagini
Sull’esecuzione la Procura di Catania ha aperto una inchiesta. I carabinieri della Compagnia di Acireale e del Comando Provinciale di Catania sono al lavoro per ricostruire la vicenda. Riflettori puntati su alcune telecamere di videosorveglianza poste in zona. Nel mirino anche le frequentazioni della vittima e il possibile movente.
Chi era Francesco Ilardi
Ilardi era un volto noto delle Forze dell’Ordine, a quanto pare aveva dei precedenti per truffa ma risalenti ad almeno dieci anni fa. Sposato e allevatore avicolo, aveva 52 anni ed era del posto. “La vostra invidia è la mia forza“, scriveva in un post sui social dei giorni scorsi.
In foto la vittima e la sua auto