CATANIA – Un prelievo multiorgano di fegato, reni e cornee eseguito nell’ospedale San Marco di Catania ha chiuso un 2021 particolarmente positivo per la speranza di salvezza di vite umane, grazie alla generosità di donatori e dei loro familiari che hanno prestato il proprio consenso all’espianto.
L’ultimo intervento in particolare, coordinato dalla referente dell’ospedale San Marco Rosalinda Gugliemino, è stato condotto su un soggetto deceduto a causa di gravi lesioni cerebrali.
Sul piano del “procurement” di organi, il 2021 si è confermato un anno molto proficuo per l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” guidata da Gaetano Sirna, a testimonianza di una solidarietà sempre più diffusa e di una comunicazione completa ed efficace che ha aiutato ad allargare la platea dei donatori.
In 12 mesi sono stati 19 gli organi e 10 cornee prelevati a seguito di 16 accertamenti di morte cerebrale. Tali dati consentono di annoverare l’azienda ospedaliero universitaria etnea tra le strutture sanitarie siciliane più attive in questo campo.
I risultati sono stati raggiunti soprattutto in virtù del lavoro svolto dai referenti trapianti delle tre rianimazioni presenti nei due presidi dell’azienda, Rosalinda Guglielmino per il San Marco, Eleonora Tringali e Dario Rinzivillo per il “Rodolico” con il coordinamento di Alessandro Conti sulla scia di quanto già fatto dal predecessore, Cristian Ilardi, scomparso prematuramente lo scorso anno.
Il coordinatore Conti spiega che: “Nonostante le difficoltà legate all’emergenza Covid che ci hanno accompagnato durante tutto l’anno, siamo riusciti a fornire questo servizio alla comunità grazie soprattutto alla generosità di tante persone che in un momento particolarmente difficile della loro vita hanno scelto di trasformare un evento tragico in una speranza di vita. A costoro va il plauso e il sentito ringraziamento del direttore generale Sirna”.