CATANIA – Sta diventando sempre più complicato, per i catanesi e per tutti quei cittadini provenienti dall’hinterland etneo e dalle province limitrofe, riuscire a raggiungere senza preoccupazioni il piazzale che conduce all’ingresso dell’ospedale Garibaldi-Nesima di via Palermo, nell’omonimo quartiere.
La struttura è frequentata quotidianamente da migliaia di utenti che scelgono di accedere ai servizi sanitari messi a disposizione dall’azienda ospedaliera, polo di eccellenza medica in Sicilia. Tuttavia, nel corso degli ultimi mesi è emerso con maggiore preminenza il rischio rappresentato dall’assenza delle strisce pedonali a ridosso dell’entrata del nosocomio.
Pericolo non indifferente per i pedoni, in un’area segnata dal continuo passaggio di veicoli che percorrono via Palermo in entrambe le direzioni, sia per raggiungere il cuore della città di Catania, sia per immettersi verso la rotonda “Monte pò” e imboccare gli svincoli per la Circonvallazione etnea o per via Felice Fontana, verso Misterbianco.
Difficile aspettarsi anche il rallentamento delle auto che transitano davanti al punto. Proprio non molto tempo fa, l’area è stata teatro di un drammatico incidente stradale che ha coinvolto un pedone al momento del suo passaggio sulle strisce. Ma il problema non riguarda soltanto l’accesso allo spiazzale.
I rischi si ripetono anche per chi più avanti, a piedi o in auto, abbandona il parcheggio della struttura ospedaliera per raggiungere via Palermo. “Io stavo avendo un incidente proprio là“, racconta Dalila a NewSicilia, una delle tante persone che hanno avuto modo, in passato, di rendersi conto della situazione di pericolo.
“Stavo uscendo dall’ospedale e attraversando regolarmente sulle strisce. Improvvisamente, un’auto non mi ha vista e ha frenato sfiorandomi la gamba di un centimetro. Le persone presenti si sono messe a urlare. Una mia amica, invece, è stata presa in pieno da un’altra macchina e si è schiantata nel muretto che c’è lì. Per fortuna ha avuto solo qualche trauma, ma ha compiuto un volo allucinante”, racconta.
“Forse i pedoni sono invisibili? Un’altra volta ho assistito anche a un litigio tra alcuni giovani e un automobilista. Quest’ultimo non li aveva visti e li stava per mettere sotto. Si tratta di un punto veramente brutto“, conclude Dalila.
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