Operazione “Drug Stable”, la sparatoria al viale Moncada: lo spaccio dietro la mattanza

Operazione “Drug Stable”, la sparatoria al viale Moncada: lo spaccio dietro la mattanza

CATANIA – Nel corso della notte, la Polizia di Stato di Catania ha eseguito una vasta operazione – denominata “Drug Stable – su un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti, attività coordinata dalla Direzione Distrettuale etnea. Le misure cautelari riguardano 9 persone di cui 8 finite in carcere.

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Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania ed eseguite dalla Squadra Mobile – Sezioni Reati contro la Persona e Antidroga, avviate la sera dell’11 maggio 2019 a seguito del duplice ferimento, avvenuto nel viale Moncada del rione Librino, di due soggetti attinti da tergo con colpi d’arma da fuoco mentre transitavano nella suddetta via a bordo di due scooter. Nell’occorso, il personale della Squadra Mobile ha eseguito, unitamente a personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, un accurato sopralluogo trovando e sequestrando, oltre ai numerosi bossoli esplosi sul piazzale del sito in cui si era verificato l’evento criminoso, nel retro dell’edificio prospicente il luogo dell’agguato, il seguente armamento e munizionamento:

  •  una pistola mitragliatrice PPS-43 cal. 7,62×25;
  •  un caricatore curvo per fucile d’assalto Vz 58;
  •  una molla per tale caricatore e complessive 5 cartucce;
  •  una pistola mitragliatrice tipo “Micro Uzi” cal. 9 parabellum;
  •  una cartuccia GFL cal. 9 mm. Luger;
  •  un caricatore retto avente capacità 32 colpi, contenente 6 cartucce GFL cal. 9
    mm. Luger;
  •  un fucile d’assalto Vz 58 cal. 7,62×39;
  •  un caricatore curvo contenente 12 cartucce cal. 7,62×39;
  •  24 cartucce cal. 7,62×39;
  •  una pistola mitragliatrice PPS-43, calibro 7,62×25 mm (Tokarev);
  •  8 cartucce, di cui n. 7 calibro .380 AUTO e 1 calibro 9×21 mm IMI.

In merito al suddetto ritrovamento si evidenzia che la Squadra Mobile aveva già dato esecuzione in data 11 giugno 2019 al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso da questa Procura Distrettuale – D.D.A. – di Catania, a carico di Antonino Scordino (56 anni), padre di Filippo e Giuliano, ritenuto responsabile di detenzione di armi, il quale era stato altresì arrestato in flagranza di reato unitamente alla coniuge Giuseppina Patrizia Aleo (52 anni) e alla nuora Maria Giorgia Rungo (24 anni). Infatti, durante la fase ispettiva, dentro la borsa in possesso di quest’ultima e all’interno dell’abitazione dei coniugi Scordino\Aleo, oltre a un paio di manette di sicurezza e a una carabina ad aria compressa, sono stati trovati e sequestrati:

  •  una pistola mitragliatore completa di caricatore;
  •  una pistola semiautomatica Beretta modello 92 SB completa di caricatore con
    matricola abrasa;
  • 14 cartucce cal. 9 mm. Luger;
  • 14 cartucce cal. 9×21 mm;
  • 32 cartucce cal. 9×21 mm;
  • la somma di 8.460 euro, suddivisa in banconote da 20 euro falsificate.

Ora, nel corso dell’attività d’indagine, suffragata dalle risultanze scientifiche, si è appurato che il fatto di sangue in argomento è stato realizzato, in concorso tra loro, dai predetti Antonino Battaglia e Michael Nicotra, i quali per compiere l’azione si sono avvalsi delle armi detenute anche da Giuliano Giovanni Scordino, per ragioni riconducibili a questioni legate a un presunto “sconfinamento” da parte delle vittime nella gestione del traffico di sostanze stupefacenti all’interno del medesimo quartiere.

 

 

Pertanto, in tale contesto investigativo è stata avviata, parallelamente, un’attività d’indagine sul citato gruppo criminale, che ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dei membri della citata associazione, dedita al traffico di marijuana, promossa e diretta dai citati Filippo Scordino e Michael Nicotra e avente come base operativa il rione popolare Librino. Nel corso delle indagini è emerso che il gruppo criminale ha rifornito alcune delle più grosse piazze di spaccio del capoluogo, smerciando una media di 150 chili di marijuana al mese e ricevendo ogni due settimane carichi di 70/80 chili di marijuana dai trafficanti albanesi Beshir Doraci inteso “Leo” e Leonard Xhafa (30 anni), operanti in Puglia a Conversano (BA) e stabilmente organici, da diversi anni, all’associazione criminale. A riguardo, durante l’indagine sono stati operati i seguenti sequestri di marijuana:

  • Catania, arresto di Carmelo Petralia (47 anni), Rosario Stefano Parisi (45 anni) e Gianpiero Manelli (27 anni) e sequestro di 107,400 kg di marijuana;
  • Catania, arresto di Michael D’Antoni (32 anni) e sequestro di 5 kg di marijuana;
  • Montalto Uffugo (CS), arresto di Vincenzo Arcadi inteso “Andrea” (33 anni) e sequestro di 28 kg di marijuana;
  • Catania, arresto di Mario Anastasi (51 anni) e sequestro di 2 kg di marijuana;
  • Catania, arresto dei citati Beshir Doraci inteso “Leo” e Leonard Xhafa e sequestro di 70 kg di marijuana;
  • Giarre (CT), arresto di Massimo Greco (36 anni) e Lorenzo Tropea (23 anni) e sequestro di 4 kg di marijuana;
  • Conversano (BA), sequestro di 100 kg di marijuana a carico del citato Beshir Doraci inteso “Leo”.

 

 

In tale ambito è stato appurato che l’organizzazione criminale garantiva anche il pagamento di uno stipendio agli associati nonché il mantenimento in carcere dei sodali detenuti. Espletate le formalità di rito, Antonella Napoli è stato collocata agli arresti domiciliari, mentre tutti gli altri indagati sono stati associati presso vari carceri siciliani, a disposizione del giudice per le indagini preliminari.

Immagine di repertorio