Omicidio Palagonia: difetto di notifica fa slittare udienza

Omicidio Palagonia: difetto di notifica fa slittare udienza

CATANIA – I tempi si allungano, colpa di un difetto di notifica. Dovranno attendere ancora fino al prossimo 30 giugno Rosita e Manuela Sodano per avere giustizia della morte dei loro genitori, uccisi brutalmente lo scorso 30 agosto a Palagonia.

Secondo l’accusa, il carnefice di Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez sarebbe il diciottenne ivoriano Mamadou Kamara, che quella sera sarebbe uscito senza il permesso dal Cara di Mineo per dirigersi nell’abitazione dei due coniugi. Un fatto increscioso per tante ragioni, che ha fatto scattare l’amarezza nelle due figlie: “Questa è la dimostrazione che la legge italiana ha tempi lunghi. Adesso il Viminale deve prendersi le sue responsabilità. Al Cara non c’era sicurezza e la sera nessuno può uscire dal centro”. Poi, con un velo di ironia, commentano la tranquillità dell’ivoriano nel farsi riprendere dalle telecamere: “Lui è una star. Non ha nulla da perdere e soprattutto nessuno da piangere”.

Una situazione gestita male e che ha fatto scendere in campo anche il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: “Oggi a Catania è iniziato il processo allo Stato, che non riesce a difendere i suoi cittadini e nemmeno a fermare chi ha compiuto un delitto. E questa persona, oggi, magari continua a giocare a biliardino. vergogna!”.