Omicidio choc a Palagonia, sentenza della Corte d’Assise: ergastolo per il giovane killer

CATANIA – Trascorrerà in carcere il resto della sua vita Mamadou Kamara, il 18enne di origine ivoriana accusato di aver ucciso, il 30 agosto 2015, i coniugi Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez, 68 e 70 anni, nella loro abitazione di Palagonia.

Una storia terribile e una vicenda giudiziaria complessa, conclusasi oggi, a distanza di 3 anni, con la condanna all’ergastolo per il giovane omicida da parte della Corte d’Assise di Catania. Per il ragazzo, era stato richiesto anche un isolamento di 18 mesi.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, quel giorno di fine estate del 2015 il neo-maggiorenne, residente nel Centro Accoglienza di Mineo, era giunto in bicicletta in casa dei due coniugi con l’intento di compiere un’efferata rapina. L’esito dell’atto criminale, però, è stato perfino più tragico del previsto: i due anziani sono stati brutalmente uccisi. L’uomo sarebbe stato sgozzato, la donna violentata e lanciata dal balcone senza pietà.

Poche ore dopo il ritrovamento da parte della polizia di Stato, l’inizio delle indagini. Da subito il giovane ivoriano, che si è sempre proclamato innocente, era stato indicato come probabile killer della coppia: il ragazzo, infatti, era stato trovato in possesso del cellulare di una delle vittime.

A incastrare il 18enne, poi, erano state le immagini della videosorveglianza, che lo ritraevano in sella alla sua bici nei pressi della villetta di Palagonia in cui vivevano i coniugi poco prima del loro brutale assassinio, e il ritrovamento di una maglia della sua collana e del suo anello sulla scena del crimine.