CATANIA – Questa mattina la Polizia di Stato ha rimpatriato in Albania il cittadino albanese K. I., di 26 anni. In particolare la D.I.G.O.S. della Questura di Catania, nel corso della propria attività info-investigativa finalizzata a monitorare l’eventuale radicalizzazione di altri soggetti, si è imbattuta in K.I. appurando che da tempo era particolarmente accorto nel non trattenersi sul territorio nazionale oltre i 90 giorni previsti dalla legge.
Difatti, la normativa sui soggiorni cosiddetti di breve durata, prevede che siano per motivi di studio, visite, affari e turismo. Il giovane, invece, faceva ingresso e uscita in Italia costantemente dalla Frontiera marittima di Brindisi per ben altri motivi.
Tuttavia, il 26enne ha fatto scadere il termine di 90 giorni oltre il quale non ci si può trattenere senza esser titolare di permesso di soggiorno e che comporta come conseguenza l’espulsione, tant’è che l’ultimo ingresso risultava datato 31 maggio del corrente anno.
Nella giornata di lunedì, personale della DIGOS, una volta accertato che il ragazzo dimorava in una modesta abitazione nelle campagne di Santa Venerina (in provincia di Catania), lo ha prelevato conducendolo negli uffici della Questura. Qui, l’ufficio immigrazione ha avviato l’iter per l’espulsione e gli ha notificato il decreto di espulsione da parte del Prefetto con contestuale divieto di fare rientro in Italia per tre anni nonché l’ordine del questore di accompagnamento alla Frontiera.
Questa mattina pertanto, personale della Questura catanese ha accompagnato lo straniero in aereo dall’aeroporto di Catania a Roma Fiumicino per poi imbarcarlo sul volo diretto a Tirana per il definitivo rimpatrio.