Neonato abbandonato deve tornare dalla madre biologica: petizione per lasciarlo ai genitori affidatari

Neonato abbandonato deve tornare dalla madre biologica: petizione per lasciarlo ai genitori affidatari

CATANIA – Una petizione online su Change.org intitolata “Lasciate Miele con la sua mamma e il suo papà” ha raccolto oltre 38mila firme. Lanciata dai genitori affidatari di un neonato, Miele (che oggi ha tre anni), abbandonato nel novembre del 2020 a Ragusa, la petizione mira a lasciare il bambino con la famiglia che lo ha accolto.

Dopo un intervento della Cassazione, la Corte d’appello per i minorenni di Catania ha ordinato la restituzione del bambino alla madre biologica. In risposta, è stato organizzato un corteo a Catania, previsto per il 2 dicembre, denominato “Una marcia per Miele – Manifestazione pacifica per dare una voce al piccolo“. Il corteo partirà da piazza Roma alle 10 e si dirigerà verso piazza Università.

Promossa da un gruppo di sostegno, l’iniziativa include anche un canale su WhatsApp. Gli organizzatori, nella loro locandina, affermano: “Scendiamo in piazza perché i diritti dei minorenni non possono essere calpestati. Siamo cittadini che lottano per il rispetto delle leggi che tutelano i bambini“.

La manifestazione si pone come pacifica e i promotori si dissociano da qualsiasi forma di violenza.

Il contesto di questa mobilitazione segue un provvedimento del Tribunale di Catania e un intervento della Corte di Cassazione, che hanno stabilito il ritorno del bambino alla madre naturale entro il 28 dicembre. I genitori affidatari avevano invece richiesto l’adozione del piccolo.

Il neonato era stato trovato dal padre biologico, che aveva finto di ritrovarlo casualmente davanti al suo negozio dopo averlo abbandonato. Il bambino era nato da una relazione extraconiugale e il padre è stato condannato a due anni di reclusione per abbandono di minorenni. Anche la madre biologica è a processo, con un’udienza prevista per febbraio 2024 davanti al Tribunale di Ragusa. Lei sostiene di non aver voluto abbandonare il bambino, ma di averlo affidato al padre naturale per portarlo in ospedale.