Micron, obiettivo zero esuberi, braccia incrociate per 4 ore

Micron, obiettivo zero esuberi, braccia incrociate per 4 ore

CATANIA –  “Tutti per uno, uno per tutti”. Nel giorno dello sciopero della Micron lo spirito sembra essere proprio questo tra i dipendenti del colosso americano leader nella produzione di memorie.

Sono 7 i colleghi  catanesi rimasti ancora senza un lavoro, 33 in tutt’Italia. Un fatto “inaccettabile” e “assurdo” per il sindacato che si chiede come due multinazionali,  Micron ed St, con miliardi di dollari di fatturato, possano lasciare senza occupazione 35 persone.

Da qui la mobilitazione di stamattina. Un presidio davanti i cancelli del Modulo M 6 alla zona industriale e braccia incrociate per 4 ore. Vicino ai lavoratori schierati i rappresentanti sindacali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Uglm.

fotosindacati

Circa duecento i lavoratori della Micron che stamattina alle 10 sono usciti dalla loro azienda con bandiere e striscioni.

Nonostante l’accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro, ad aprile scorso, tra istituzioni e le due aziende Micron ed St, a tutela dei posti di lavoro, ad oggi l’obiettivo “zero esuberi” non è stato raggiunto. Impegni dunque presi e non rispettati, denunciano i sindacati,  non soltanto dal Governo Nazionale ma anche dalla Regione siciliana.

Inoltre, esistono anche obblighi presi ai tavoli ministeriali e garantiti dal Governo Renzi per i quali St, avrebbe dovuto assumere 170 lavoratori in tutto il territorio nazionale. Le assunzioni hanno riguardato solamente 159 unità. Mancano dunque 11 posti che potrebbero essere occupati dai lavoratori Micron.  Potrebbero, appunto. Ed invece, nulla. Tutto fermo.

Da parte dei sindacati la risposta non tarda ad arrivare. Oggi il primo segnale, lo sciopero dalle 10 alle 14. Ma, avvertono i rappresentanti dei lavoratori, i riflettori resteranno accesi fino a quando l’accordo non sarà rispettato.

“I lavoratori hanno risposto pienamente perchè hanno capito il cuore del problema. E la nostra battaglia non si fermerà fino a quando anche i lavoratori che al momento sono in cassa integrazione non verranno ricollocati. Inoltre ieri sera Micron ci ha comunicato che ha recuperato due persone. Adesso 7 i colleghi che restano senza occupazione – ha dichiarato Giuseppe Puliafito, Rsu Micron e componente della segreteria Uglm  – tutti gli attori presenti al tavolo al Ministero del Lavoro chiediamo di rispettare gli accordi presi”.

Alla manifestazione presente anche Stefano Materia, segretario provinciale Fiom Cgil , “Abbiamo inviato una richiesta di incrontro al Ministero dello Sviluppo Economico, sede in cui è stato sottoscritto l’accordo il quale prevedeva da parte di tutti i sottoscrittori uno sforzo per individuare una soluzione positiva a tutti e 419 esuberi inizialmente annuciati. L’accordo non è stato rispettato. Il saldo doveva fare zero. Ma ad oggi ci sono ancora esuberi”.

E continua il sindacalista. “Fondamentale che le politiche del Governo facciano di tutto per scongiurare la perdita di  posti di lavoro. Perchè se li perdiamo in settori strategici come questo, non credo che la crisi in Italia sarà gestita nel modo più opportuno”.