MASCALUCIA – I carabinieri della Tenenza di Mascalucia hanno denunciato un 32enne del posto in quanto gravemente indiziato di furto aggravato.
Nella mattinata i carabinieri sono intervenuti a seguito della richiesta di intervento, pervenuta tramite il 112 Numero Unico Emergenza, di un 45enne di Mascalucia che ha segnalato il furto di attrezzi da lavoro di proprietà dell’operaio edile incaricato dei lavori di ristrutturazione nella sua abitazione ubicata nel Comune di Mascalucia.
L’uomo aveva appreso dall’operaio, recatosi nell’appartamento in ristrutturazione, dell’ammanco di tutta la sua attrezzatura da lavoro, ma il committente, sopraggiunto nell’abitazione, si sarebbe insospettito per la circostanza che il ladro nell’arraffare la refurtiva aveva “scartato”, sebbene nuovi, dei miscelatori di sua proprietà.
Il 45 enne, presagendo che la responsabilità del furto fosse di qualcuno di sua conoscenza, si è presentato a Nicolosi a casa di un familiare sul quale si sono concentrati i sui sospetti e, piazzatosi davanti all’abitazione dopo aver cercato invano di contattarlo telefonicamente, ha poi notato spegnersi improvvisamente la luce in casa.
A quel punto l’uomo ha deciso di contattare i carabinieri che, sopraggiunti tempestivamente, hanno osservato che dall’esterno dell’abitazione in un’anticamera si potevano vedere chiaramente degli attrezzi da lavoro, riconosciuti immediatamente dal 45enne per quelli rubati al suo operaio grazie alla visione anche di una foto degli stessi.
Il parente dell’uomo, un 32enne di Mascalucia, ha continuato a negarsi continuamente al telefono fino a che, mentre i vigili del fuoco tentavano di avere accesso all’abitazione, si è presentato esterrefatto e in evidente stato di agitazione all’uscio di casa.
La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire diversi attrezzi da lavoro, tra cui un trapano miscelatore, un demolitore, un flex, un avvitatore, pinze e martelli, tutti restituiti al legittimo proprietario.
Il 32enne, messo davanti all’evidenza dei fatti, con il pretesto di dover chiudere l’acqua, ha anche tentato la fuga lanciandosi da un muro dell’altezza di tre metri e procurandosi così lesioni personali.