CATANIA – Dopo l’arresto di Antonino Pulvirenti in merito al fallimento della compagnia aerea Windjet, il Codacons riprende in mano le carte affinché i passeggeri possano essere risarciti dei danni subiti.
Già nel 2013, infatti, il Codacons si era opposto al concordato preventivo che aveva lasciato i viaggiatori senza alternativa e senza alcun rimborso del biglietto. Una battaglia iniziata, in realtà, già nel 2005, quando la situazione debitoria della Windjet era sotto gli occhi di tutti, ma sulla quale nessuno è intervenuto affinché venisse interrotta la vendita dei biglietti. Anche per questa ragione, infatti, è stato fatto ricorso al TAR del Lazio contro l’Enac per la mancanza di controlli.
L’ultimo passo di questa lunga lotta lo scorso luglio 2015, quando è stato indicato alla procura di Catania un consulente qualificato per effettuare i dovuti accertamenti per ricostruire le vicende che hanno portato al crack finanziario di oltre 160 milioni di euro.
Codacons spera che, con questo intervento, si possa giungere alla soluzione più giusta: ovvero il risarcimento alle vittime del dissesto della compagnia aerea. Ecco perché è stata lanciata anche un’azione collettiva, disponibile sul sito ufficiale del Codacons, affinché i passeggeri possano costituirsi come parte offesa.