Lotta ai cyber crimes ai danni dei minori: la Scuola “Maiorana” incontra la Polizia postale di Catania

Lotta ai cyber crimes ai danni dei minori: la Scuola “Maiorana” incontra la Polizia postale di Catania

CATANIA – Il rapporto 2021 sui crimini informatici presentato un paio di mesi fa dalla Polizia postale e delle comunicazione è preoccupante. Nell’anno appena trascorso, complice la pandemia che ha amplificato la quantità di ore passate dagli italiani davanti allo schermo di un dispositivo elettronico, il numero di reati informatici è aumentato in maniera esponenziale.

Il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) ha dichiarato di aver dovuto gestire una media di 15 attacchi al giorno condotti contro servizi informatici di sistemi istituzionali, infrastrutture sensibili di interesse regionale e grandi imprese; 110.524, invece, sono stati gli alert di sicurezza riferibili a minacce per sistemi informatici/telematici oggetto di tutela del Centro e circa 300 le piattaforme controllate e, in alcuni casi, addirittura chiuse.

Particolarmente inquietante è stato l’incremento dei reati telematici commessi a danno di minori. In crescita del 70% rispetto al 2020 i casi di pedopornografia informatica (il 295% in più rispetto al 2019), così come i casi di adescamento online, di sextortion (in generale 54% in più rispetto al 2020), revengeporn (78% in più rispetto al 2020) e cyberbullismo.

In un tale quadro appare sempre più impellente difendere da tali minacce i ragazzi, tra i principali fruitori del web, facendo in modo che, sin da giovanissimi, si accostino alle nuove tecnologie con un’adeguata conoscenza e consapevolezza dei rischi che comporta l’utilizzo poco attento delle risorse offerte da internet.

A partire dall’entrata in vigore della legge 71 del 2017, la scuola è ufficialmente in prima fila in questa battaglia. Le istituzioni scolastiche sono state invitate a formare e informare sul tema il proprio personale, i ragazzi e le loro famiglie.

Hanno, così, nominato, a loro interno, uno o più referenti incaricati del coordinamento delle azioni di prevenzione e contrasto al cyberbullismo e, nella maggior parte dei casi, hanno attivato, tra le diverse iniziative messe in campo, una stretta collaborazione con le forze dell’ordine preposte a lotta contro questi fenomeni.

Scegliendo come momento simbolico la conclusione della sesta edizione italiana del “Mese della sicurezza in rete” (8-28 febbraio 2022), la Scuola Media “Maiorana” di Catania, su impulso della Dirigente Scolastica, dottoressa Gisella Barbagallo, coadiuvata dal referente professor Sebastiano Barresi, ha organizzato, giorno 25 febbraio, un incontro, in modalità telematica, tra le classi prime e la Polizia postale di Catania, rappresentata nell’occasione dal Direttore tecnico capo, dottor Letterio Freni.

Forte della sua competenza e pluriennale esperienza nel settore, con un linguaggio semplice ma incisivo, il dottor Freni ha presentato ai ragazzi le più comuni situazioni di pericolo nascoste nelle pieghe della rete informatica.

Crimini odiosi come sexting, phishing, child grooming, grazie alla proiezioni di video esplicativi curati allo scopo dalla stessa Polizia di Stato, sono stati presentati con la dovuta attenzione ai giovani ascoltatori.

Non sono mancati, poi, riferimenti alle più comuni azioni di cyberbullismo, al furto di identità, alle cosiddette challenge, le sfide, che coinvolgono i minori in qualità non solo di vittime, ma anche di carnefici troppo spesso poco consapevoli se non addirittura disinformati.

Il tema non poteva che interessare i ragazzi della “Maiorana”, già opportunamente sensibilizzati dal corpo docente, e a conclusione dell’incontro si è dovuto porre quasi uno stop forzato alle numerose domande che gli stessi avevano preparato.

I ringraziamenti e il saluto al dottor Freni e alla Polizia postale, però, si sono consumati nella forma di un arrivederci a nuove occasioni di incontro.

Nel frattempo la “Maiorana”, dopo essersi di recente dotata di un suo documento di ePolicy e aver ottenuto, nell’ambito del progetto “Generazioni connesse” coordinato dal MIUR, la qualifica di “scuola virtuosa” in relazione all’uso sicuro e positivo delle tecnologie digitali, continuerà la sua attività di educazione e promozione di un utilizzo consapevole e critico, da parte dei ragazzi, delle nuove tecnologie, nella certezza che tale responsabilità, per quanto impegnativa e delicata, rappresenta un investimento importante per il futuro dell’intera collettività.