Licenziamenti Sicep, tavolo al Comune di Belpasso: probabile esodo incentivato

Licenziamenti Sicep, tavolo al Comune di Belpasso: probabile esodo incentivato

BELPASSO – L’azienda rimane sulle sue posizioni confermando i licenziamenti, ma dà una piccola apertura a un incentivo all’esodo.

Arrivano nuovi sviluppi riguardo alla vertenza Sicep, azienda produttrice di materiali per l’edilizia e per la costruzione di infrastrutture con sede a Belpasso, nel Catanese, che nelle scorse settimane ha avviato una procedura di licenziamento per 24 dei suoi dipendenti.

Questa mattina ha avuto luogo al Comune di Belpasso un incontro tra il sindaco, Daniele Motta, l’assessore all’Ecologia, Salvo Pappalardo, i vertici della società e delle sigle sindacali e i dipendenti per discutere sul futuro di questi ultimi.

La procedura di licenziamento rimane invariata, così come non viene ritenuta percorribile nemmeno la strada della cassa integrazione, ma la società ha dato la sua disponibilità all’esodo incentivato.

La decisione definitiva sarà comunque rinviata alla riunione che si terrà il 6 agosto alla Dtl, Direzione Territoriale del Lavoro, di Catania. Per la mattina dell’1 agosto è previsto un sit-in dei lavoratori davanti alla sede della prefettura del capoluogo etneo.

Il segretario generale Feneal Uil Catania, Nino Potenza, presente all’incontro, non perde la speranza riguardo all’apertura dell’azienda e ringrazia il primo cittadino e l’assessore per la disponibilità mostrata.

“Il Comune – afferma Potenza – si è messo a disposizione per trovare una soluzione economica. Oltre che dei livelli occupazionali, hanno parlato con l’azienda anche di agevolazioni per le tasse che corrispondono al Comune. La Sicep rimane ferma sulle sue posizioni e non ritiene percorribile nemmeno la cassa integrazione o la riduzione dell’orario di lavoro, ma ha dato un’apertura su un eventuale incentivo all’esodo, che però si discuterà giorno 6 agosto alla Dtl. Per giorno 1 la Digos ci ha dato l’autorizzazione per fare un sit-in davanti alla prefettura alle 9. L’azienda motiva sempre questi licenziamenti con l’ottimizzazione dei costi e con la ricerca sul mercato di nuovi appalti”.

Immagine di repertorio