Librino, bomba per derubare distributore di sigarette: complice della vittima 19enne ai domiciliari

CATANIA – La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito delle indagini conseguenti a un tentato furto commesso da due giovani nella notte del 20 febbraio e al conseguente decesso di uno dei due, Agatino Cristian Giustino, 19 anni, ha chiesto e ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del complice coetaneo della vittima, il catanese Davide Alfio Viola.

I due premeditarono nella serata precedente di danneggiare con lesplosivo un erogatore di sigarette posto sul muro esterno di una rivendita di tabacchi di viale Castagnola 5 del quartiere Librino con l’intento di danneggiarlo per poterne rubare i soldi e i tabacchi contenuti all’interno.

L’attività investigativa del Nucleo Operativo della compagnia carabinieri di Catania Fontanarossa e i rilievi tecnici della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del comando provinciale, è stata corroborata dall’attenta disamina dell’impianto di videosorveglianza di cui è dotata la rivendita di tabacchi oggetto del tentato furto.

La visione del filmato ha consentito di accertare che i due giovani, con il volto coperto e vestiti di abiti scuri, si erano furtivamente avvicinati all’erogatore collocando l’ordigno che era dotato di due micce daccensione, delle quali soltanto una era stata accesa proprio dalla vittima che, in effetti, non aveva avuto la percezione della sua potenzialità distruttiva. In seguito avvenne la fuga dei malviventi.

Viola si diresse verso destra, trovando rifugio dietro una cabina elettrica in cemento, mentre Giustino, dapprima analogamente fuggito verso sinistra, aveva cambiato idea tornando indietro nell’intento di ricongiungersi con il complice. Ma proprio in quel momento venne investito dalla potente onda durto generata dallesplosione dellordigno che lo ha portato così a sbalzare contro gli autoveicoli parcheggiati e a morire.

Viola, spaventato per l’inaspettato effetto devastante, si allontanò terrorizzato aspettando il complice nella convinzione che si fosse attardato a recuperare soldi e tabacchi dal distributore distrutto, arrivando però poi a scoprire la realtà dei fatti. Dopo innumerevoli tentativi di contatto telefonico con lui, si è liberato del passamontagna ritornando sul luogo dellesplosione e rendendosi così conto dell’accaduto.

Il giorno dopo, accompagnato dal proprio legale di fiducia, si è presentato negli uffici della compagnia carabinieri di Catania Fontanarossa per assumersi le proprie responsabilità in merito al fatto delittuoso e confermando quanto era già stato acquisito dai militari nel corso delle indagini. La sinergia tra carabinieri e autorità giudiziaria ha consentito che si producesse un quadro probatorio a carico dell’indagato che, una volta recepito in toto dal giudice, ha consentito l’emissione dell’ordinanza cautelare.