CATANIA – Una presenza ingombrante, un alone difficile da smacchiare, nonostante i numerosi e disperati tentativi di liberarsene.
Questo era Francesco Coppola, catanese di 42 anni, per l’ex convivente: una macchia scura che non vuole andar via.
Francesco continuava ad ossessionare quella che credeva essere ancora la sua donna e che, invece, non voleva avere più niente a che fare con lui. Da qui è cominciato il calvario dell’ex convivente, costretta a guardarsi intorno per paura che Francesco potesse piombarle addosso da un momento all’altro, incapace di farsene una ragione.
Ieri sera le paure della donna hanno preso forma, avevano il volto di Francesco accecato dall’ira, le sue mani.
L’uomo si è avventato sull’ex convivente, l’ha trascinata con violenza strappandole il giubbotto e le ha tolto il cellulare perché non chiamasse aiuto. Fortunatamente e in una piccolissima frazione di tempo, lei è riuscita a divincolarsi e a cercare riparo in un supermercato poco distante, la “scialuppa” che le ha salvato la vita.
Proprio dal supermercato, infatti, è partita la chiamata alla Polizia.
Francesco si è dato alla fuga e si è rintanato in casa cercando di sfuggire all’arresto ma gli agenti lo hanno rintracciato e portato via.
L’uomo, che non era nuovo a questo genere di episodi, dovrà rispondere del reato di stalking, recentemente previsto dal nostro codice penale per scoraggiare e punire condotte persecutorie continue e ripetute, e si trova agli arresti domiciliari.