Le spose Celeste e Roberta raccontano il loro amore

CATANIA – Hanno sfidato giudizi ed opinione pubblica per coronare il loro sogno d’amore come tutte le coppie d’innamorati. Sono Celeste Lubrano e Roberta Bellante le quali hanno detto di sì pochi giorni fa a Valverde davanti all’ufficiale di rito civile. Incontriamo le due ragazze approfondendo alcuni aspetti della loro unione e chiarendo alcune posizioni anche in merito ai rapporti con la famiglia.

Cupido fa nascere il vostro amore per mezzo di una chat. Com’è stato il vostro inizio?

Noi da sempre siamo state anti chat ma in un momento particolare per entrambe abbiamo scaricato un’applicazione e così ci siamo conosciute, subito dopo scambiate il telefono e abbiamo iniziato a parlare di tutto – racconta la catanese Roberta -. La cosa strana è che questa chat subito dopo la nostra conoscenza è stata cancellata da internet, quindi possiamo dire che il destino ha voluto che le nostre vite s’incontrassero. All’inizio della nostra conoscenza cercavamo tutti i momenti liberi per vederci, poiché Celeste è di Roma, finché nel 2015 si è trasferita a Catania”.

Grazie alla legge Cirinnà avete potuto formare una famiglia anche legalmente. Cosa significa per voi il matrimonio?

È stata una decisione d’amore – continua Celeste – spinta anche da un vissuto importante, perché dopo tre mesi dalla nostra conoscenza mi sono trasferita a Catania, poi entrambe ci siamo spostate a Roma fino a quando abbiamo scelto la Sicilia come la nostra casa. Ogni giorno facciamo sacrifici per stare insieme e vivere la nostra storia, per questo abbiamo deciso di sposarci per mettere un punto di forza al nostro legame anche per tutelarci legalmente. Siamo una la spalla dell’altra, una vera famiglia e non c’era nessun motivo per non fare questo passo”.

Ci raccontate come si sono svolti i preparativi del giorno più bello della vostra vita?

Ci tenevamo che tutto fosse perfetto, abbiamo fatto tutto all’insegna della semplicità. I nostri amici sono stati fondamentali anche nella scelta della location e nella realizzazione ad esempio delle bomboniere. Ognuno ha fatto in modo che quel giorno fosse il più bello della nostra vita”.

Avete dichiarato che non avere intenzione di adottare un figlio. Un’affermazione importante che va controtendenza alla lotta legale che le coppie gay cercano di ottenere…

La nostra posizione in merito ai figli non cambia anche se fossimo etero – riprende Celeste –. Il mondo è troppo cattivo per mettere al mondo un figlio, non avremmo il coraggio di far vivere tutto il marcio della nostra società ad un bambino. Non ci sentiamo pronte per questo passo e non perché non abbiamo l’istinto materno”.

Il vostro matrimonio è stato oggetto di discussione e critiche anche feroci sui social. Volete rispondere a coloro che vi hanno offeso senza un vero motivo?

Siamo state insultate in maniera gratuita e offese in malo modo ed addirittura etichettate come dei depravati sociali – spiega Roberta con una certa rabbia –, sono arrivati ad intromettersi anche sulla nostra sfera più privata e personale fantasticando non so su quali idee. Offese sicuramente troppo pesanti, perché non siamo delle pervertite o delle immorali in quanto abbiamo dei valori in cui crediamo e un alto senso di moralità”.

Grande affetto ed amore da parte degli amici ma silenzio da parte della famiglia.

In molti articoli è stato scritto che i nostri genitori non sono stati presenti – aggiunge Celeste – vorremmo spiegare che al nostro matrimonio è stato presente mio padre il quale ha adottato come figlia Roberta. Mio padre ha pianto di gioia insieme a noi ed è stato ed è orgoglioso della nostra felicità, in quanto ha anteposto l’amore davanti ad ogni tipo di ragionamento e possibile pregiudizio”.