Città metropolitane, Melchiorre: “Furto legale. Noi ricorriamo alla Corte costituzionale”

CATANIA – “L’Assemblea regionale siciliana, minuscola come i suoi membri, ha approvato il disegno di legge che affida ai sindaci delle città capoluogo la presidenza delle città metropolitane. La norma lede macroscopicamente i diritti dei consumatori e degli elettori – ha dichiarato Claudio Melchiorre, presidente del Movimento Elettori Consumatori -, le tasse e i tributi di tutti i residenti nelle province siciliane saranno gestite di diritto da un presidente non eletto che userà con ogni probabilità i suoi poteri per privilegiare il comune capoluogo. Questa è un’appropriazione indebita, legale ma ingiusta”.

Il Mec valuta in almeno 500 milioni di euro lo spossessamento di tributi e trasferimenti di Stato e Regione verso i comuni capoluogo, ai danni dei comuni non capoluogo che rappresentano i due terzi degli abitanti delle future pseudo metropoli.

“Si tratta di mezzo miliardo di euro che sarà preso direttamente dalle tasche dei siciliani, per gratificare il desiderio di potere di sindaci metropolitani che guidano città con bilanci a pezzi e quindi alla disperata ricerca di altro denaro altrui da spendere. Il Mec si opporrà con gli strumenti civici a disposizione, sia presso la Corte Costituzionale che presso le giurisdizioni internazionali”.

I consumatori non trascurano nemmeno la possibilità di un’azione collettiva di recupero delle risorse mal gestite.

“Speriamo che i sindaci dei piccoli comuni – conclude Melchiorre –  i siciliani e le associazioni di cittadinanza attiva comprendano che c’è un tentativo legislativo violento di sottrarre soldi a un milione e mezzo di siciliani e a più di cento comuni, direttamente dalle loro tasche. Dobbiamo dimostrare resistenza e capacità di reazione davanti a un legislatore che ha perso ogni inibizione e cultura istituzionale”.