CATANIA – “È da sabato, anche se in maniera non ufficiale, che la sperimentazione della chiusura di via Umberto dispiega i suoi effetti. E non tardano le lamentele ed i costi economici che si ripercuotono sulle attività commerciali della via e delle zone limitrofe“, a denunciarlo è la Fipet-Cidec attraverso un comunicato.
“Siamo stati sul posto a raccogliere il malcontento degli esercenti e raccontare i retroscena che i pochi cittadini a passeggio non conoscono“, continuano i rappresentanti della Federazione.
“Quello che chiediamo all’amministrazione comunale è un gesto di responsabilità e attenzione verso la categoria: si parla sempre di aiutare il commercio, di incentivarlo, di tutelare il centro storico ma poi si ignorano le posizioni di quanti vi lavorano e vi operano“.
“Forse è una posizione impopolare, perché tutti vorremmo una città vivibile e a misura d’uomo, ma bisogna confrontarci con la dura verità: siamo una città in fallimento, senza fondi e senza la capacità di creare aree attrattive e turistiche serie“.
“A chi non piacerebbe una via con un verde curato? Con servizi e trasporti puntuali ed efficienti? Parcheggi comodi ed agevoli nei pressi del centro? Non bisogna prima creare i servizi e poi fare le sperimentazioni? Oppure siamo cavie sacrificabili?“, conclude il comunicato di Fipet-Cidec.