CATANIA – La Camera Penale di Catania ha ricordato le qualità dell’avvocato Trombetta, memoria ancora vivida e piena di particolari.
“I capelli bianchi meritano rispetto in un’aula di Tribunale perché sono sempre il segno di tutte le fatiche e del campionario vario ed irripetibile di emozioni a cui il nostro mestiere ci sottopone. Ma i bellissimi capelli bianchi dell’Avvocato Peppino, come tutti in Tribunale lo chiamavamo, erano l’espressione concreta di ciò di cui in genere costituiscono metafora: la saggezza, nella sua forma più bella e pura“.
“Si percepiva la presenza in aula dell’avvocato Trombetta”
“La presenza in aula dell’Avvocato Trombetta – si prosegue – era ragione di vero conforto per tutti i colleghi (giovani e non solo), a cui mai faceva mancare il suo sostegno ed il confronto più ampio, sempre alla pari e mai dall’alto in basso. La straordinaria preparazione tecnica si accompagnava ad un’umanità, o meglio ad una comprensione dell’essere umano, sotto ogni aspetto fuori dal comune”.
E ancora: “Generazioni di avvocati del nostro Foro hanno avuto la fortuna di nutrirsi dei suoi consigli e soprattutto del Suo quotidiano esempio. Il puro piacere di vedere l’Avvocato Trombetta in azione in un’aula di Tribunale si accompagnava alla consapevolezza di avvertire una passione irriducibile per la difesa che però mai abdicava alla dignità più alta della toga ed alla sempre opportuna distanza con il proprio assistito“.
“La saggezza, il piacere del confronto, la passione ma soprattutto quell’ironia, tipicamente siciliana, tipicamente nostra, che pochi fuori dalla nostra terra riescono a cogliere del tutto ci mancheranno terribilmente. Già da un po’ di tempo – in conclusione – ci mancava l’abitudine quotidiana della presenza, ma il sapere che ciò che è stato non sarà più ci fa abbandonare ad una grande tristezza”.
“Ma il cordoglio doveroso che la Camera Penale di Catania intende esprimere oggi per la perdita di un grande Avvocato è anche al tempo stesso un saluto ai figli Salvatore Augusto, Francesco e Lucilla dei quali Peppino era giustamente orgoglioso e fiero. Ci mancherai Peppino“, in conclusione.