Il traffico di migranti nelle coste siciliane con oltre 3.000 arrivi

Il traffico di migranti nelle coste siciliane con oltre 3.000 arrivi

CATANIA – Facevano parte di un’associazione per delinquere transnazionale finalizzata al traffico di migranti e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, i 15 egiziani arrestati questa mattina nell’ambito di una operazione antimafia denomina “El Rais“.

Il traffico di migranti passa anche da Catania

L’operazione, frutto di un’articolata attività investigativa coordinata dalla DDA di Catania, è stata condotta dallo SCO (Servizio Centrale Operativo) e dalla Squadra Mobile di Siracusa, in collaborazione con Europol, Eurojust, il Servizio di cooperazione internazionale di polizia e l’Interpol (HTSM).

Le indagini, avviate nel maggio 2022 dopo l’arresto di tre presuntiskipper” giunti al porto commerciale di Augusta con una barca a vela carica di migranti, hanno permesso di far luce su una complessa e strutturata organizzazione criminale operante tra Egitto, Turchia e Grecia, con ramificazioni in Italia.

Chi risiede al vertice del sodalizio e come avvenivano le traversate

L’organizzazione, secondo quanto emerso, avrebbe gestito almeno 18 sbarchi tra il 2021 e il 2023, favorendo l’ingresso irregolare di oltre 3.000 migranti sulle coste siciliane e calabresi lungo la rotta del Mediterraneo Orientale.

Al vertice del sodalizio ci sarebbe KHODIR Assad Ali Gomaa, alias Abu Sufyen, cittadino egiziano residente a Istanbul, già condannato a 10 anni in patria per reati analoghi.

Secondo gli inquirenti, è uno dei principali trafficanti internazionali attivi sulla rotta Asia-Europa. Nonostante fosse destinatario di un mandato d’arresto in Egitto, avrebbe continuato a dirigere l’organizzazione dalla Turchia.

Le traversate avvenivano su imbarcazioni a vela, spesso sovraccariche, che partivano da località costiere turche come Bodrum, Izmir e Marmaris. A bordo si ammassavano fino a 150 persone, tra cui donne e bambini, in condizioni di estrema pericolosità. Ogni migrante avrebbe pagato circa 10.000 dollari per la traversata.

Eseguiti altri arresti

In parallelo agli arresti in Italia, si segnalano fermi in Turchia, Oman, Albania e Germania, che hanno portato alla cattura di diversi collaboratori del presunto leader dell’organizzazione. Alcuni indagati residenti fuori dall’Unione Europea risultano tuttora irreperibili, ma le indagini proseguono.

Secondo le stime degli investigatori, l’organizzazione avrebbe generato profitti per oltre 30 milioni di dollari grazie al traffico illecito di migranti, affermandosi come una delle reti criminali più attive e pericolose sulla rotta del Mediterraneo Orientale.