Il falso incidente e la cauzione di 14mila euro. Sventata truffa ad anziana di Catania

Il falso incidente e la cauzione di 14mila euro. Sventata truffa ad anziana di Catania

CATANIA – Sarebbe stata una questione di attimi e la truffa ad un’anziana catanese di 80 anni sarebbe stata messa a segno. Gli agenti della Polizia di Stato hanno mandato in fumo il piano criminale di un truffatore e del suo “inviato“, ovvero un giovane di soli 17 anni.

La tentata truffa a un’anziana di Catania

I poliziotti, durante un servizio di controllo del territorio in via Faraci, hanno notato il 17enne davanti all’abitazione dell’anziana per riscuotere il bottino di circa 14mila euro. Denaro accumulato tra argenteria, gioielli e orologi. Alla donna i due avevano spacciato una storia del tutto priva di fondamento, legata al coinvolgimento di un suo stretto familiare in un incidente.

Nello specifico, l’anziana ha raccontato ai poliziotti di essere stata contattata al telefono di casa da un sedicente appartenente alle Forze dell’Ordine. Il finto poliziotto le avrebbe riferito che il figlio aveva appena causato un gravissimo incidente stradale, investendo con la propria auto una donna incinta e, per questo motivo, era finito in manette.

La trappola emotiva e la richiesta di denaro

L’interlocutore ha fatto leva sullo stato emotivo della donna che, impaurita, ha cominciato ad assecondare le assurde richieste del truffatore nel tentativo di trovare una soluzione per il figlio. Ottenuta la fiducia della donna, l’uomo le ha chiesto il pagamento di una cauzione di 14mila euro in modo da liberarlo e farlo tornare a casa nel più breve tempo possibile.

La donna, riferendole di non aver a disposizione questa ingente somma, ha assicurato di poter mettere insieme alcuni oggetti di argenteria e preziosi.

Il “piano criminale” del truffatore

Il sedicente agente ha acconsentito alla controproposta della donna, avvertendola che sarebbe arrivato un suo emissario – il 17enne – a ritirare gli oggetti in oro. Nel momento in cui il “piccolo malvivente” è giunto nell’abitazione dell’80enne, i poliziotti hanno notato il suo comportamento sospetto. Hanno, pertanto, fermato il minore per sottoporlo a un controllo.

Con uno scatto fulmineo, il 17enne ha provato invano a fuggire, tentando di nascondersi nel giardino interno di un’abitazione vicina dove si era introdotto. I poliziotti l’hanno individuato, accovacciato tra le piante, e, dopo averlo bloccato definitivamente, hanno provveduto a identificarlo.

Truffatori non la fanno franca

Nel frattempo, gli agenti del Commissariato sono tornati nell’abitazione in cui il giovane aveva citofonato, trovando l’anziana con la busta dei gioielli, ancora scossa per l’accaduto. Ai poliziotti ha raccontato ogni dettaglio della telefonata, delle richieste del truffatore e dell’arrivo del suo emissario che, al citofono, si è presentato come un dipendente del Tribunale, incaricato di prelevare i preziosi, per poi, all’improvviso, non sentire più la sua voce.

Le comunicazioni si erano interrotte proprio perché gli agenti avevano sorpreso e fermato il giovane. Per l’ “architetto” del piano criminale è scattata, invece, la denuncia per il reato di tentata truffa, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.