ACIREALE – Arrivano parole di profonda solidarietà da parte del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani in merito alla vicenda della studentessa di 17 anni che si sarebbe lanciata dal primo piano di un istituto scolastico di Acireale.
Un accaduto che, sottolinea l’associazione, richiama la necessità di una riflessione non più rinviabile sul benessere psico-emotivo delle nuove generazioni e sulla capacità delle istituzioni di assicurare adeguati strumenti di ascolto, prevenzione e tutela.
Salute e mentale e diritto allo studio sono imprescindibili
Il Coordinamento sottolinea come non si tratti di un caso isolato. La fragilità in età adolescenziale non è un’eccezione, bensì una condizione strutturale che richiede risposte altrettanto strutturali. La scuola deve essere non solo luogo di apprendimento, ma anche spazio protetto di accoglienza, ascolto e riconoscimento della persona.
Secondo il Coordinamento, il diritto all’istruzione non può essere separato dal diritto alla salute mentale. La tutela del benessere psicologico degli studenti non può dipendere da iniziative sporadiche o progetti temporanei: deve diventare una priorità stabile delle politiche pubbliche. È fondamentale rendere strutturale la presenza dello psicologo scolastico, garantito per legge in ogni istituto e sostenuto da risorse certe e standard nazionali condivisi.
Fondamentale un’educazione emotiva a scuola
Allo stesso modo, la formazione del personale sul disagio giovanile deve essere obbligatoria, sistematica e certificata. Il Coordinamento ribadisce la necessità di integrare nei curricoli scolastici l’educazione emotiva, relazionale e ai diritti umani come parte essenziale del percorso formativo.
La prevenzione del disagio non può essere improvvisata: servono protocolli nazionali omogenei, linee guida vincolanti e procedure operative che definiscano ruoli, responsabilità e tempi di intervento.
Rete tra scuola, sanità e servizi sociali
Viene evidenziata l’urgenza di rafforzare stabilmente la collaborazione tra scuola, servizi sanitari e servizi sociali, affinché i casi di fragilità vengano presi in carico con tempestività e continuità. Le comunità scolastiche colpite da traumi devono poter contare su un supporto psicologico immediato, competente e duraturo.
Pur nel pieno rispetto dell’operato delle autorità competenti, il Coordinamento richiama l’attenzione sul fatto che episodi di tale gravità non possano più essere considerati imprevedibili: troppo spesso sono espressione di un dolore silenzioso, di un disagio non intercettato, di una richiesta di aiuto rimasta inevasa. Investire nella prevenzione significa investire in diritti, dignità e futuro.




