CATANIA – Il Codacons annuncia il deposito di un esposto in Procura per il crollo di parte del tetto del terzo piano, in cui sono allocati gli uffici della segreteria del giudice per le indagini preliminari. Il crollo si è verificato nella sera di martedì e le precarie condizioni in cui versa il Palazzo di giustizia di Catania ha messo in grave pericolo l’incolumità di magistrati, personale dipendente, avvocati e pubblico.
Che ci fosse un concreto rischio per l’incolumità pubblica era cosa nota da anni, afferma il Codacons, tanto che il presidente della Corte d’appello Filippo Pennisi, avrebbe scritto al Ministero della Giustizia lo scorso febbraio per chiedere interventi urgenti al tetto dell’imponente struttura.
E ancora prima, all’interno della relazione che ha aperto l’anno giudiziario, sono state menzionate le “copiose infiltrazioni di acqua piovana“, che avevano ulteriormente peggiorato le condizioni dell’edificio. Tuttavia, in nove mesi non si è visto all’opera nemmeno un operaio.
Come evidenziato da più parti, le infiltrazioni sarebbero state la causa del crollo, e sono di vecchia data, ragione per cui, anche in assenza di piogge consistenti era probabile che si verificassero crolli come è poi effettivamente accaduto. Solo il caso ha fortunatamente voluto che il crollo del soffitto, nell’ufficio del Giudice indagini preliminari al terzo piano del Tribunale, avvenisse di sera quando ormai nel Palazzo di piazza Verga non c’era più nessuno.
“Un Palazzo che cade a pezzi – afferma l’Associazione – e che avrebbe bisogno di una ristrutturazione profonda. Due anni fa fece scalpore il distacco di una lastra di marmo che ferì al piede l’avvocato Giulia Bongiorno, intervenuta come difensore di Matteo Salvini all’udienza preliminare sul caso Gregoretti. Ma nemmeno quell’episodio servì a scuotere più di tanto il Ministero.
È inaccettabile che in una città come Catania, nel luogo simbolo della Giustizia, possano accadere episodi di questa gravità. L’incolumità pubblica è stata messa a rischio e solo per pura fortuna nessuno è rimasto ferito gravemente o peggio, prosegue l’associazione dei consumatori.
Pertanto, abbiamo presentato un esposto in Procura della Repubblica per disastro colposo e omissione di atti d’ufficio chiedendo che vengano accertate tutte le responsabilità del caso dal ministero della giustizia agli enti locali” conclude il Codacons.