Il bilancio dei controlli della polizia a Gravina: multe salate

Il bilancio dei controlli della polizia a Gravina: multe salate

GRAVINA DI CATANIA – Proseguono senza sosta i controlli della Polizia di Stato nel Catanese: tra questi, spiccano le operazioni degli agenti nel comune di Gravina di Catania, con l’obiettivo di garantire sicurezza ai cittadini.

Operazioni che hanno preso di mira malviventi che violavano il Codice della Strada, oltre alla verifica della tracciabilità dei prodotti alimentari.

Controlli a Gravina, multe salate per i trasgressori del Codice della Strada

Nel complesso, la Polizia di Stato ha identificato quasi 200 persone e controllato 85 veicoli, tra autovetture e motocicli. Oltre all’attività di pattugliamento dinamico del territorio, sono stati istituiti mirati posti di controllo nei punti nevralgici per la circolazione.

Numerosi i conducenti che i poliziotti hanno sanzionato per mancato utilizzo del casco protettivo, circolazione in assenza della copertura assicurativa obbligatoria, mancanza dei documenti di circolazione, revisione periodica non effettuata e guida senza patente. In totale gli agenti hanno elevato dieci verbali per violazioni del Codice della Strada, per un importo complessivo di circa 8.500 euro.

Sei veicoli – tra auto e moto – sono stati sottoposti a fermo o sequestro amministrativo.

I guai per i titolari di due paninerie: carne non tracciata

Parallelamente, il Corpo Forestale della Regione Siciliana ha controllato due paninerie, di cui una ambulante, riscontrando irregolarità per un totale di 5.500 euro di sanzioni.

Nella panineria ambulante le Forze dell’Ordine hanno sequestrato sei chili di carne senza documentazione sulla tracciabilità, distruggendoli sul posto, e ha multato il titolare con una sanzione amministrativa di 1.500 euro. Alla multa si è aggiunta un’ulteriore sanzione di 2mila euro per l’assenza della tabella con gli ingredienti dei prodotti in vendita.

Anche nella seconda panineria, specializzata in kebab, il Corpo Forestale ha rilevato la stessa violazione, sanzionando l’attività con altri 2mila euro.