CATANIA – Le grida al cielo di una madre distrutta dal dolore, le lacrime che solcano il volto dei presenti e le tante mani che si allungano in direzione della bara bianca che avvolge il corpo di chi non c’è più.
Si sono svolti stamattina alle ore 10, nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria, i funerali di Alessandro Mineo, il 25enne vittima del terribile incidente stradale avvenuto al viale Mario Rapisardi lo scorso 27 febbraio che ha visto coinvolte una pattuglia dell’Arma dei carabinieri, una Smart e una moto.
“Ale, amore! Ale… amore…“, questo è stato l’unico suono che è riecheggiato ripetutamente per le navate della parrocchia gremita e sconvolta. “Amore“, appunto. Perché l’amore che in tanti hanno riservato ad Alessandro – e da lui ricambiato – nel corso di questi anni non è andato disperso negli irripetibili istanti di quella tragica sera.
Non è il distacco terreno a troncare un sentimento puro. Il ricordo di Alessandro, giovane catanese con tanti sogni e speranze, non cesserà mai di esistere nelle menti e nei cuori di chi lo ha conosciuto.
“Il sentimento che deve accomunare tutti in questo momento è di dirgli ‘grazie per ciò che sei stato, per ciò che sei e che sarai nell’altra vita’, perché continuerai a essere di sostegno per i tuoi cari, per la tua fidanzata Giorgia“, ha detto, a tal proposito, monsignor Antonino Legname, parroco del Cuore Immacolato di Maria, nel corso della sua omelia.
“In questa comune preghiera – ha aggiunto Legname – vogliamo rivolvere a Dio questo sentimento di gratitudine per ciò che Alessandro è stato e vogliamo affidargli la sua anima“.
“Noi diciamo ad Alessandro ‘arrivederci’, perché è questo il saluto dei Cristiani. Quando il Signore vorrà, speriamo di ritrovarci insieme a tutte le persone che abbiamo amato su questa terra“, ha aggiunto.
Al termine della funzione funebre, Alessandro è stato tumulato alla confraternita Sant’Orsola al cimitero di Catania.
