Giovane investito a Catania lasciato con 20 euro in mano: la storia di Salvo e la fragile autonomia di un ragazzo disabile

Giovane investito a Catania lasciato con 20 euro in mano: la storia di Salvo e la fragile autonomia di un ragazzo disabile

CATANIA – Nessuna tregua in merito a episodi di violenza che vedono vittime gente indifesa: in queste ore un’auto ha investito un giovane con disabilità intellettiva alla Circonvallazione di Catania. Tre adulti si trovavano a bordo della vettura. Persone che, anziché allertare i soccorsi, hanno accompagnato il malcapitato davanti la sede della cooperativa Controvento, che si occupa di servizi per disabili, lasciandogli 20 euro in mano, per poi darsi alla fuga.

Un modo per farsi perdonare – si pensa – ma che in realtà ha privato la vittima della sua dignità.

La storia di Salvo, investito e “lasciato marcire”

Il giovane – Salvo, è impiegato al negozio Scialari – si trova attualmente ricoverato in ospedale, con fratture multiple e scomposte ai piedi.

Parole taglienti arrivano da parte dei responsabili cooperativa Controvento, amareggiati per aver visto un giovane determinato trattato come un oggetto. “Salvo non potrà camminare per settimane. Non potrà partire per la vacanza che stava aspettando da tempo, insieme ai suoi amici”.

Fomentare la partecipazione collettiva

Salvo un ragazzo che partecipa al progetto PNRR sull’autonomia, per offrire alle persone con disabilità l’opportunità concreta di costruire il proprio futuro. Un’autonomia fragile, “che tanto fatichiamo a costruire. Basta un gesto irresponsabile per spezzarla”.

E nel frattempo arriva un invito prezioso da parte della comunità, ovvero quello di un impegno collettivo. “A proteggere questa autonomia non può essere solo chi lavora nel sociale: deve essere tutta la città“.

Concludono: “Ogni loro passo è il risultato di una rete di cura, educazione e responsabilità, costruita da enti del terzo settore, scuole, operatori e comunità. E merita rispetto, sicurezza, giustizia”.