Giarre, festa di San Vito Martire tra rifiuti e cenere vulcanica. La denuncia di Grasso e Barbagallo

Giarre, festa di San Vito Martire tra rifiuti e cenere vulcanica. La denuncia di Grasso e Barbagallo

GIARRE – Sono sul piede di guerra i membri del comitato per i festeggiamenti di San Vito Martire a Macchia di Giarre (Catania). Alla vigilia della sentitissima festa, la popolosa frazione giarrese è abbandonata nel degrado, tra cenere vulcanica e rifiuti. Nonostante le numerose richieste all’amministrazione comunale, nessuno ad oggi è intervenuto.

Le parole di Angelo Grasso

Abbiamo chiesto quanto meno la pulizia della piazza dalla cenere – spiega Angelo Grasso, cassiere della festa – per evitare che domani qualcuno rischi di scivolare e farsi male. Ci hanno risposto che in questo momento non è possibile. Però la piazza Duomo, nel centro cittadino, è stata ripulita subito. A questo punto provvederemo da soli. D’altronde da anni siamo noi ad occuparci anche della pulizia della stele. Purtroppo nelle periferie siamo completamente abbandonati. Si ricordano di noi solo al momento del voto”.

La denuncia di Barbagallo (Lega)

Interviene sull’ennesimo scivolone dell’amministrazione comunale il commissario della Lega cittadina, Giovanni Barbagallo. “Gli amici del comitato per i festeggiamenti di San Vito Martire – spiega Barbagallo – mi hanno invitato a constatare lo stato di degrado in cui si trovano alla vigilia, tra l’altro, di una delle feste più sentite dai giarresi. Purtroppo non sono sorpreso da quello che ho visto. Stesse problematiche lamentate dai residenti di via Ospizio e di via San Matteo, sempre a Macchia.

Ancora una volta la città si presenta priva di decoro e l’amministrazione comunale non mostra nessuna attenzione verso le esigenze più elementari, come la pulizia. Il sindaco e l’assessore all’Ecologia fanno orecchie da mercante, abbandonando i cittadini, che sono buoni solo a pagare le tasse, ai loro problemi. Non si tratta solo della cenere vulcanica. Le aiuole sono incolte, i rifiuti non vengono raccolti, le strade non vengono spazzate né disinfestate, con la conseguente proliferazione di insetti nocivi e ratti.

E quando i cittadini, con grande senso di responsabilità e di dignità – conclude Giovanni Barbagallo – intervengono personalmente per ripulire e ripristinare il decoro, rischiano pure la denuncia. È intollerabile”.