Forestali catanesi senza stipendio da due mesi

Forestali catanesi senza stipendio da due mesi

CATANIA –Più di 1.500 lavoratori forestali catanesi stanno prestando il loro servizio dal mese di maggio, ma ancora non hanno ricevuto alcun pagamento. La Regione ha causato questo ritardo non procedendo alla riinserzione nel bilancio dei residui attivi dell’anno precedente. Abbiamo richiesto una soluzione immediata a questa situazione e abbiamo ricevuto rassicurazioni, ma vigileremo sulla loro effettiva attuazione“.

Uila Catania sul piede di guerra

Lo afferma il segretario generale della Uila di Catania, Nino Marino, che ha segnalato nuovamente nelle ultime ore agli uffici regionali il mancato pagamento di due mensilità ai lavoratori forestalicentounisti” e “centottantunisti” di Catania e provincia.

In foto Nino Marino

La promessa

Di fronte ai nostri solleciti e alle nostre proteste“, afferma il sindacalista, “ci è stato promesso che entro massimo dieci giorni gli arretrati verranno saldati. Non molleremo la presa fino a quando non avremo ottenuto risultati. Vogliamo evitare che un problema burocratico gravi sulle spalle di lavoratori già segnati, insieme alle loro famiglie, da una condizione di precariato cronico contro cui lottiamo da tempo.

Due mesi di mancato pagamento, dopo sei mesi di inattività forzata, sono una beffa che si aggiunge al danno. Nel frattempo, i lavoratori forestali continuano a svolgere con passione e competenza il loro servizio per le nostre comunità in una stagione ad alto rischio di incendi“.

La battaglia per la riforma forestale in Sicilia

Nino Marino, segretario regionale della Uila, ricorda inoltre “la battaglia per la dignità e la giustizia” che l’organizzazione sindacale sta conducendo da anni per una riforma forestale in Sicilia, basata sulla presenza stabile di professionisti ambientali per la cura di un territorio costantemente devastato da incendi e dissesti idrogeologici.

Abbiamo avviato un dialogo con l’Assessore all’Agricoltura Luca Sammartino“, conclude Marino, “ma ci aspettiamo il rispetto dei tempi indicati da lui stesso per la presentazione di una proposta normativa su cui avviare il confronto“.