Firmata l’ordinanza per la riqualificazione delle aree delocalizzate di Aci Platani

CATANIA – Dalle macerie del terremoto di Santo Stefano nasceranno aree di sosta e piazze con arredi a servizio della comunità.

Stamattina nella Struttura del Commissario per la Ricostruzione dell’Area Etnea è stata adottata l’ordinanza che prevede il finanziamento per rendere fruibili le aree delocalizzate di Aci Platani, ormai sgombrate dalle macerie e in fase di acquisizione da parte del Comune.

I progetti e le parole di Roberto Barbagallo

I progetti sono stati illustrati dal sindaco di Acireale Roberto Barbagallo: “Ringraziamo il Commissario Scalia, la Struttura commissariale e lo Stato intanto perché tutte le famiglie che hanno avuto gli immobili danneggiati hanno potuto riavere una propria casa. Con la firma dell’ordinanza 18 il Comune di Acireale acquisisce di fatto le aree delocalizzate, all’interno delle frazioni di Aci Platani e qualcuna nella frazione di Piano D’Api, e ha la possibilità di recuperarle, riqualificarle e restituirle alla città. L’intervento ha un valore di un milione e 800mila euro. Grazie al Commissario e all’ordinanza stiamo avviando progettazioni esecutive che ridaranno dignità alle nostre frazioni colpite dal sisma e verranno realizzate aree di Protezione Civile da utilizzare in caso di calamità, piazze con arredi e se riusciremo delle aree giochi vicino le scuole“.

“È stato adottato il decreto che prevede un contributo al Comune al 100% per i lavori di realizzazione di aree ampie per parcheggi e parchi nelle aree delocalizzate. Aci Platani è stata duramente colpita dal terremoto, perché quella parte di abitato giace sulla faglia. Le case sono state demolite, le aree sono state sgombrate e i proprietari hanno avuto un contributo per acquistare o ricostruire altrove. Un ulteriore contributo al Comune consentirà di effettuare gli interventi che rendano la frazione ancora più vivibile, ha spiegato il Commissario Scalia-. Questi terreni al centro della frazione sono rimasti vuoti, i proprietari hanno ceduto le aree spianate, il Comune le acquisirà al più presto e le rimetterà a servizio della comunità rigenerate“.

Nella Struttura del Commissario per la Ricostruzione dell’Area Etnea, oltre alla firma dell’ordinanza, si è proceduto alla consegna dei lavori alla ditta che eseguirà il ripristino della Chiesa madre di Santa Venerina.

 

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