BRONTE – Se Filippo Asero – l’autore dell’efferato femminicidio di Bronte (Catania) che ha portato alla morte dell’ex moglie, Ada Rotini – verrà assicurato alla giustizia sarà solo merito di un carabiniere fuori servizio. Emergono infatti nuovi dettagli in merito a quanto accaduto nel corso della giornata di ieri in via Boscia, tra le strade del paese pedemontano.
Trenta coltellate e un tentativo di suicidio, questa l’escalation di violenza e follia di Filippo Asero, il quale forse non era mai riuscito ad accettare la separazione dalla sua ex moglie. Pare che ieri, infatti, si sarebbe dovuto ratificare il divorzio.
Le urla in strada e l’intervento di un carabiniere fuori servizio hanno fatto sì che l’uomo non diventasse il nuovo Antonino Sciuto, reo di avere ucciso l’ex fidanzata Vanessa Zappalà per poi togliersi definitivamente la vita. Due femminicidi, in mezzo alla strada, nella provincia di Catania. Modalità differenti, ma risultati ugualmente tragici e selvaggi.
L’intervento del militare non solo ha salvato la vita ad Asero (che adesso non sarebbe più in pericolo), ma potrebbe pure averlo assicurato alla giustizia. La stanza d’ospedale dove al momento sarebbe ricoverato, è infatti piantonata dalle forze dell’ordine.