CATANIA – Ieri alle 23.30, il personale tecnico-logistico dell’Aeronautica Militare ha avviato il montaggio delle tensostrutture per ampliare il Terminal C dell’aeroporto di Catania. Le prime tensostrutture sono state completate all’alba, fornendo ai passeggeri spazi climatizzati per le procedure di imbarco.
Le tensostrutture all’aeroporto per accogliere i passeggeri
Queste strutture campali illuminate e refrigerate sono state fornite dall’Aeronautica Militare Italiana e sono giunte a Catania dal terzo Stormo di Villafranca (Verona). La società SAC, responsabile della gestione dello scalo, ha espresso il suo ringraziamento alla Difesa e all’Aeronautica Militare per il costante servizio prestato alla Nazione.
La notte del rogo all’aeroporto di Catania
L’incendio è scoppiato nella tarda serata del 17 luglio scorso all’interno dell’aeroporto. La prima chiamata di soccorso è giunta alla sala operativa alle 23:29, e i vigili del fuoco di Catania sono intervenuti prontamente. Hanno circoscritto e poi spento le fiamme. A causa del rogo, l’aeroporto è stato invaso dal fumo, costringendo all’evacuazione. La parte inferiore dell’aeroporto, dove si trovavano i passeggeri in partenza, è stata particolarmente colpita dal denso fumo, che riduceva drasticamente la visibilità. Il personale della sicurezza ha immediatamente ordinato a tutti di uscire, e ciò ha provocato panico, pianti, grida e angoscia tra i presenti. Molti passeggeri sono fuggiti all’esterno a causa della nube che ha invaso l’aerostazione di Fontanarossa. L’allestimento delle tensostrutture seguono vari interventi per fronteggiare l’emergenza.
L’inchiesta sull’incendio al Terminal A
L’inchiesta coordinata e seguita personalmente dal Procuratore Capo, Carmelo Zuccaro, è stata caratterizzata da un totale riserbo. Ciò che è emerso dalle indagini è che l’incendio non è stato causato intenzionalmente: gli investigatori hanno individuato anche il punto di origine delle fiamme. Tuttavia, l’inchiesta non è ancora conclusa e nei prossimi giorni verranno condotti ulteriori accertamenti tecnici, con l’aiuto di alcuni consulenti. L’obiettivo rimane quello di fare piena luce su quanto accaduto.
Foto di repertorio