CATANIA – Grazie all’intervento dei sindacati provinciali degli inquilini, Sunia, Sicet e Uniat, sarà avviato a Catania l’OsservatorIo sulla condizione abitativa, previsto dalla legge 431/98; si tratta di un organo già deliberato dal Comune e inserito nel progetto di realizzazione dell’Agenzia sociale per la locazione, come atto propedeutico alla nuova programmazione.
L’emergenza Covid sta comportando anche a Catania un impoverimento generalizzato della popolazione più fragile e migliaia di famiglie, tra queste tante che prima dell’emergenza rientravano nella fascia di reddito medio, rischiano di perdere la casa o sono costrette a vivere in condizioni inaccettabili.
Le segreterie generali provinciali di Sunia, Sicet e Uniat hanno per questa ragione incontrato l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Catania e l’esperta delle politiche abitative, Carminella Campione, per definire, dopo mesi in cui il confronto è stato reso difficile anche dall’emergenza pandemica, un programma di azioni da attuare nel più breve tempo possibile.
Sunia, Sicet e Uniat di Catania credono sia necessario programmare ed attuare politiche abitative mirate basate su dati che descrivano la situazione abitativa nel più ampio contesto socio economico, anche tenendo conto delle trasformazioni legate alle conseguenze dell’emergenza pandemica. Da qui l’esigenza di avviare l’Osservatorio in tempi brevi che secondo i sindacati dovrà coinvolgere la Facoltà di Scienze politiche e la facoltà di ingegneria-dipartimento di urbanistica.
Gli altri temi trattati durante l’incontro sono stati la creazione del fondo di rotazione per gli affitti, utile ad agevolare la ricerca di abitazioni in affitto sul mercato privato per chi ha una condizione di disagio; la necessità di confronti periodici sull’andamento dell’Agenzia per la locazione e sull’efficacia delle azioni già attivate per contrastare la povertà abitativa, così come previsto nell’accordo di partenariato.
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