CATANIA – Da sempre le donne hanno avuto difficoltà ad integrarsi nel mondo del lavoro. Ancora oggi nel 2017 questi problemi continuano ad esistere e la donna viene ancora discriminata all’interno dell’ambito lavorativo.
Ad oggi, molte donne e neo laureate dalla Sicilia sono emigrate in Francia, in Germania, in Inghilterra o in America per poter vivere una vita e una carriera senza distinzioni di genere. Numerosi architetti e medici donne sono fuggite dalla Sicilia, lasciando genitori e parenti, solo perché all’estero hanno trovato concrete opportunità per lavorare e fare carriera.
Il primo problema che una donna incontra quando cerca lavoro in Sicilia è l’aspetto estetico. Molti annunci di offerte lavorative descrivono perfettamente come deve essere e cosa deve avere la ragazza: una taglia ed un’altezza ben precisa, nessun tatuaggio e nessun taglio o colore di capelli poco ‘sobri’.
Al contrario, “all’estero quando c’è un annuncio di lavoro per legge non possono specificare né l’età né il sesso o se non si debbano avere piercing o tatuaggi – spiega Noemi, che ha lasciato l’Italia per cercare lavoro in Germania -. Non ci sono discriminazioni di genere o di estetica. Ognuno è allo stesso livello ed ha le qualità per rispondere ad un annuncio di lavoro“.
In Sicilia, un donna può avere problemi di integrazione o le vengono offerte meno possibilità di fare carriera. Spesso ha una paga inferiore agli uomini del suo stesso reparto lavorativo, eppure lavora più ore.
“Ovunque lavorassi non ho avuto problemi – continua Noemi -. Trovavo persone di tante etnie diverse perciò non mi sentivo in minoranza e non venivo mai isolata. In Sicilia, invece, la situazione è differente. Una volta, avevo intenzione di lasciare il mio curriculum vitae ad un negozio ma si sono rifiutati perché cercavano solo uomini”.
Episodi del genere e peggiori, sfortunatamente, sono all’ordine del giorno. Cosa bisogna fare affinché anche la donna possa avere migliori possibilità? Perché bisogna abbandonare la propria famiglia e la propria terra?
“Bisognerebbe capire che non ci sono differenze tra le donne e gli uomini. Bisognerebbe prendere spunto dai paesi esteri – afferma Noemi – dove i lavoratori hanno veri diritti e dei veri contratti. In Germania, una volta al mese hai tutti i controlli medici affinché tu sia una persona sana e possa sempre lavorare. I fondi per i servizi vengono spesi per il cittadino nella maniera migliore e si vede. Per migliorare la Sicilia servirebbe che i cittadini, per primi, prendessero esempio dalla modernità e dall’innovazione dei paesi esteri e così tutto sarebbe diverso“.