CATANIA – Arrivano puntuali gli effetti del dissesto del Comune di Catania sulla città e colpiscono, ancora una volta, i più deboli, ma scattano le proteste.
Non ci sono i soldi e il Comune ha sospeso fino alla fine dell’anno il servizio di assistenza igienico-sanitaria per circa 340 bambini catanesi che soffrono di una qualche disabilità. Hanno quindi bisogno di un aiuto anche per andare al bagno per i propri bisogni.
Nessun servizio vuol dire nessun operatore che svolga tali compiti, così sia i bambini, sia i circa 90 assistenti rimarranno a casa.
Per questi motivi lunedì mattina si svolgerà un sit-in di protesta in piazza Università a partire dalle 9.
“È assurdo che non si riesca a garantire neanche un servizio minimo come questo per dei bimbi sfortunati”, afferma il segretario regionale Snalv Confsal (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori) Antonio Santonocito.
“Ed è ancora più assurdo se pensiamo che i tagli sono dovuti al dissesto e che questo sia stato provocato da amministrazioni del passato non certo lungimiranti, ma anche da tutti quelli che non pagano le tasse. Moltissimi sono professionisti appartenenti alla cosiddetta ‘Catania bene‘, eppure le loro negligenze le pagano tutti, a cominciare dai cittadini più svantaggiati. Il diritto allo studio è uno dei diritti essenziali e irrinunciabili e ci batteremo in tutte le sedi per affermarlo. Invitiamo l’amministrazione comunale ad attivarsi per trovare le somme necessarie per il complemento dell’anno in corso e per predisporre la gara d’appalto per l’anno successivo”, conclude il segretario Santonocito.
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