Disabili gravi e richieste d’assistenza, Parisi: “Dobbiamo fare i conti con la spesa pubblica”

Disabili gravi e richieste d’assistenza, Parisi: “Dobbiamo fare i conti con la spesa pubblica”

CATANIA – Nelle ultime ore è tornato a far discutere un tema che aveva fatto molto parlare di sé poco meno di un anno fa, nel corso del governo regionale targato Crocetta, quello sul disavanzo tra il numero di disabili gravi presente nella nostra isola e quello delle richieste per i sussidi economici. La legge emanata dalla precedente giunta regionale, nel mese di maggio dello scorso anno, ha portato a 1.500 euro al mese il valore per la loro assistenza, ma tutto questo non ha certo risparmiato polemiche.

Già qualche mese prima, il personaggio televisivo Pif aveva lanciato parole al vetriolo contro l’ex numero uno della Regione Siciliana, riguardo alla storia di due fratelli tetraplegici, Alessio e Gianluca Pellegrino, rispettivamente di 24 e 34 anni. A questi ultimi l’allora assessore alle Politiche Sociali, Gianluca Miccichè, promise, senza però mantenere, l’assistenza e infine dichiarò, davanti alle telecamere della trasmissione televisiva “Le Iene”, di portare a compimento ciò solo se fosse stato riconfermato nella sua carica grazie a un supporto mediatico.

Adesso, stando alle ultime ricerche, i dati parlano di 1.944 disabili gravi attestati, a fronte di 15.772 richieste di assistenza per i casi estremi. Due valori molto distanti tra loro, che adesso verranno presi “di petto” dall’attuale governo regionale, con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, che sta lavorando su una nuova norma che dovrebbe regolare nel migliore dei modi l’erogazione dei sussidi a chi ne ha di bisogno per poter condurre una vita dignitosa.

A questo scopo, un grande lavoro da svolgere spetta all’Asp, Azienda Sanitaria Provinciale, che effettuerà le opportune e dovute verifiche e alla quale vengono accreditati i fondi attraverso i bandi. Per questo motivo abbiamo anche chiesto un parere all’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Catania, Fortunato Parisi, sempre in prima linea riguardo al problema.

“Questi dati numerici parlano chiaro – spiega Parisi –, specie dopo la legge regionale che ha stabilito i 1.500 euro al mese per i disabili gravi. C’è un lavoro di sinergia tra l’assessorato alle Politiche Sociali e il servizio l’ufficio per le disabilità dell’Asp, nel quale noi ci occupiamo di verificare le condizioni economiche e sociali della persona che fa richiesta e l’Azienda prende visione della disabilità con una vera e propria commissione, in quanto atto medico”.

Ma oltre a ciò, ci sono anche altri aspetti da tenere sempre d’occhio, in quanto “questo esame va fatto in modo molto attento – conclude Parisi –, in quanto la disabilità è un problema serio, che va affrontato in maniera adeguata, ma quando fu varata la legge moltissime persone fecero richiesta. Bisogna fare anche i conti con la spesa pubblica di ogni persona, alla quale sia l’assessorato regionale alla Salute che quello alla Famiglia dovranno prestare attenzione. In passato non avevo mai visto questo disavanzo e qui a Catania la richiesta è ancora più alta”.