CATANIA – “Déjà-vu“: questo il titolo del murales realizzato lungo la circonvallazione di Catania dall’artista Ligama. Un’opera che intreccia arte, sostenibilità e identità urbana, dominata dal verde – colore simbolo di rinascita, cura e attenzione all’ambiente.
Commissionata da CO.VE.I. Srl, storica concessionaria Volvo, in occasione dei suoi quarant’anni di attività, è stata donata alla città alla presenza dell’Amministratore Delegato Salvatore Gangi, dell’Assessore alle Politiche Comunitarie Sergio Parisi e del docente dell’Accademia di Belle Arti Salvatore Lo Giudice.
Un murales che incarna arte e innovazione ambientale
L’intervento si estende per 150 metri quadri su una parete ad alto scorrimento e si distingue per l’utilizzo di materiali ecologici, come le pitture al quarzo all’acqua e le vernici fotocatalitiche Airlite. Queste ultime, attivate dalla luce solare o artificiale, avviano un processo chimico che contribuisce a depurare l’aria, trasformando gli agenti inquinanti in sali innocui. Un gesto concreto in linea con i principi dell’economia circolare e della rigenerazione urbana.
L’intero progetto ha coinvolto istituzioni, azienda e mondo accademico in un cantiere a cielo aperto, reso accessibile alla cittadinanza fin dal primo giorno. L’Assessore all’Ambiente Massimo Pesce ha voluto essere presente durante i lavori, mentre le studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catania – coordinate dai docenti Daniela Costa, Salvatore Lo Giudice e Giuseppe Puglisi – hanno affiancato Ligama in ogni fase della realizzazione, partecipando attivamente alla nascita dell’opera.
Immagini e simboli
Al centro della scena pittorica due figure femminili si osservano in silenzio, immerse in una vegetazione rigogliosa e baciate dalla luce calda del tramonto. Una porge all’altra dei garofani bianchi e rosa: un gesto di cura e riconoscimento, che richiama alla gentilezza, al dialogo e all’intimità condivisa. La figura dai capelli dorati e carnagione chiara richiama Sant’Agata, patrona della città, emblema di forza e devozione.
“Déjà-vu” si offre così come una visione sospesa tra memoria e presente, tra realtà e suggestione. Per CO.VE.I. rappresenta un gesto di restituzione pubblica, coerente con i valori aziendali di responsabilità sociale, innovazione e sostenibilità.
“Per celebrare il nostro anniversario abbiamo scelto di lasciare un segno visibile, un dono concreto alla città che ci ospita da quarant’anni. Un segno che parla di arte, sostenibilità e partecipazione” ha dichiarato Salvatore Gangi, Amministratore Delegato di CO.VE.I. Srl. In un’epoca scandita da automatismi e ritmi serrati, l’opera di Ligama si impone come un invito silenzioso alla riflessione e alla consapevolezza. Un’immagine poetica che si staglia nel caos del traffico urbano, richiamando lo sguardo di chi passa.
L’arte come invito a rallentare
Come spiega l’artista stesso: “Ho voluto rappresentare un’immagine familiare e allo stesso tempo destabilizzante: un déjà-vu. Un incontro con sé stessi, un gesto di cura in mezzo al caos urbano. L’opera invita alla consapevolezza, a rallentare e guardare davvero. Mi sono ispirato alla suggestione pittorica de ‘La riproduzione vietata’ di Magritte, per la sua forza visiva e concettuale”.
“Déjà-vu” si rivela così un’opera corale e simbolica, che celebra la memoria condivisa e il senso di appartenenza. Un murales che si fa manifesto urbano, in grado di raccontare, ispirare e rigenerare il tessuto della città.