Da Istanbul a Catania marocchino con documenti falsi: arrestato

Da Istanbul a Catania marocchino con documenti falsi: arrestato

CATANIA – Ancora un arresto messo a segno dalla Squadra di Polizia di Frontiera Aerea nella giornata di ieri.

Nello specifico, durante un’attività di verifica documentale nei confronti dei passeggeri di un volo proveniente da Istanbul, è stato controllato un cittadino della Repubblica Ceca che ha esibito un passaporto ordinario ceco in corso di validità.

Gli operatori si insospettivano riguardo alla genuinità di tale documento, in particolar modo attenzionando la pagina dei dati anagrafici che non corrispondeva alla norma.

Dai controlli effettuati in seconda linea e dagli approfondimenti investigativi svolti tramite gli strumenti in dotazione all’Ufficio, si è riscontrato come l’intuizione investigativa fosse fondata in quanto il documento presentava diverse anomalie riguardanti proprio la pagina anagrafica che non corrispondeva all’originale; inoltre l’esposizione ai raggi ultra-violetti evidenziava tracce di colla, indicatrici di probabili manomissioni.

Gli operatori di Polizia, certi dell’esattezza delle proprie analisi, hanno proceduto alla perquisizione personale dell’uomo estendendo la stessa al bagaglio al seguito e rinvenendo, celati all’interno di quest’ultimo, un passaporto marocchino intestato a Miloud Bakhri, 38 anni, una carta di Identità italiana ed un permesso di soggiorno italiano sempre intestati al medesimo.

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Anche in questo caso, gli scrupolosi esami svolti  hanno consentito  di appurare la falsità del permesso di soggiorno e la provenienza furtiva della carta di identità italiana (rubata in un comune del Napoletano qualche anno addietro). Il passaporto marocchino risultava essere genuino ed unitamente al fotosegnalamento dattiloscopico consentiva di confermare l’identità del soggetto, cittadino marocchino già conosciuto negli archivi di Polizia per precedenti legati allo spaccio di stupefacenti e con una inibizione a fare rientro nel territorio italiano a seguito di espulsione.

Pertanto, l’uomo, è stato arrestato perché colto nell’atto di commettere il delitto di cui all’art. 497bis del C.P. (detenzione di atto falso), art. 5 comma 8bis del D.Legs. 286/98 (uso di permesso di soggiorno falso) e art. 648 C.P. (ricettazione).

L’uomo, su disposizione del sostituto procuratore di turno, è stato trasferito al carcere di Piazza Lanza.