CATANIA – Fogne a cielo aperto, cattivi e insopportabili odori, topi per le scale, ascensore non funzionante che costringe anziani e disabili a rimanere prigionieri in casa. Non sanno più cosa sia la dignità dell’abitare i condomini del palazzo del viale Moncada 16, A6 a Librino, parte del quartiere da molti chiamata di serie B perché lontana dai ‘riflettori’. Questa mattina hanno protestato assieme al Sunia, il sindacato degli inquilini.
Una ventina di cittadini, affiancati dalla segretaria del Sunia, Giusi Milazzo, dalla segretaria confederale della Cgil, Rosaria Leonardi e dalla responsabile delle periferie per la Cgil, Sara Fagone, hanno organizzato il presidio per denunciare le condizioni di alcuni immobili di case popolari di proprietà del Comune di Catania.
“Da anni gli abitanti lottano affinché vengano migliorate le condizioni dello stabile – dice Giusi Milazzo -. La palazzina non è ancora registrata al catasto, versa in condizioni pessime, oltre a essere rimasta senza l’ascensore per lavori di messa in sicurezza. Più volte è stato richiesto l’intervento del Comune senza alcun risultato”.
Oggi gli abitanti chiedono al sindaco Salvo Pogliese, e al nuovo assessore comunale alla Casa, che venga avviata la riqualificazione degli appartamenti. “In particolare per l’ascensore della palazzina n.6 – conclude la Milazzo – sul cui malfunzionamento sono state fatte tante, direi troppe richieste, prepareremo la diffida legale da inviare se non finanziano subito l’intervento”. A far capire bene la situazione uno striscione eloquente messo proprio dai residenti, che recita: “Da 30 anni abbandonati, chiediamo di essere ascoltati“.