CATANIA – Serpeggia ancora incredulità tra gli studenti del plesso centrale del Liceo Statale Boggio Lera di Catania, dove ieri si è verificato il crollo parziale del tetto dell’istituto. Soltanto per puro caso, infatti, l’accaduto non ha provocato conseguenze ben peggiori.
Il cedimento, secondo una prima ricognizione compiuta dai vigili del fuoco, si sarebbe verificato di notte con la scuola deserta, coinvolgendo parte del corridoio centrale e un’aula.
Per motivi di sicurezza l’ultimo piano è stato dichiarato inagibile, mentre gli studenti sono stati fatti defluire dall’istituto a scaglioni a partire dalle ore 10,45. Esclusivamente dopo aver abbandonato le sedie e i banchi, comunque, i frequentanti si sarebbero realmente resi conto della gravità di quanto accaduto prima del loro ingresso. La sensazione, precedentemente all’evacuazione, era quella di essere in presenza di un danno decisamente meno consistente.
La comunità studentesca adesso non si sente affatto sicura tra le mura di quella che dovrebbe essere la loro “seconda casa” e attende risposte certe per quanto concerne la stabilità della struttura e gli opportuni controlli.
In tal senso, a seguito del maltempo che ha colpito la città di Catania nei giorni scorsi, gli studenti avrebbero ricevuto rassicurazioni dalla dirigenza riguardo le verifiche compiute. A quanto pare, tali accertamenti non avrebbero riscontrato anomalie, ma i dubbi degli alunni restano.
“Per questo sicuramente non resteremo in silenzio e ci stiamo mobilitando per organizzare azioni a riguardo“, racconta Nina, una dei rappresentanti d’istituto del Liceo.
Tra le ipotesi ponderate prima della seduta straordinaria del consiglio d’istituto di ieri, quella di un possibile “presidio venerdì 12 novembre in piazza Dante alle ore 9, per fare arrivare un messaggio forte alla dirigenza e ai Governi che attuano tagli all’istruzione da decenni senza preoccuparsi delle strutture fatiscenti delle scuole“.
Nel frattempo, tramite un avviso apparso nella in tarda serata sul sito ufficiale del Boggio Lera (clicca qui per leggerlo), il dirigente scolastico Donato Biuso – il quale ha preferito non rilasciare dichiarazioni alla redazione di NewSicilia nonostante la nostra piena disponibilità – ha reso noto che, allo stato attuale, non è stata possibile “una ispezione della struttura dei tetti perché i tetti stessi e il sottotetto non sono calpestabili, pertanto sarà necessario attendere il termine dei lavori per il recupero delle suddette aule“.
A provocare il cedimento del tetto, secondo i vigili del fuoco, sarebbe stato “il cattivo stato della trave portante” e non è da escludere “che i fortissimi venti del 5 ottobre scorso, oltre a scoperchiare il lucernario, abbiano stressato in modo irreversibile le strutture principali dei tetti già deteriorate da anni di abbandono“.
“Non avrebbero avuto alcun ruolo“, invece, le forti piogge che si sono verificate nel corso dell’ultima settimana di ottobre. Intanto, nella giornata odierna le lezioni verranno effettuate a distanza “per consentire la riorganizzazione delle attività stesse in presenza“.
Il giorno successivo, venerdì 12 novembre, verrà svolta un’assemblea urgente voluta dai rappresentanti d’istituto. Sabato 13, invece, l’intera attività didattica sarà sospesa. Stop, per la settimana in corso, anche alle attività pomeridiane in presenza, mentre gli incontri scuola-famiglia verranno tenuti soltanto nel pomeriggio di oggi.
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