Crisi del trasporto pubblico locale: “Indispensabile la riappropriazione del proprio ruolo”

CATANIA – La crisi dell’intero settore del trasporto pubblico locale (TPL) e regionale sta provocando effetti pesantemente negativi che non risparmiano nessun territorio e nessuna azienda.

A denunciarlo i sindacati Fast/Confsal e la Faisa/Cisal che, attraverso una nota, sottolineano come, “alla carenza di risorse destinate alle aziende, dovuta ai tagli operati ai trasferimenti pubblici, si somma la difficoltà di bilancio della Regione e Comuni e la mancanza di una legge regionale organica di riforma“.

Il taglio delle risorse agisce su un sistema di imprese che necessita di un radicale intervento di riorganizzazione industriale, attraverso processi regolati di aggregazione e integrazione, motivo per cui, non è più rinviabile un intervento di regolazione e di stabilizzazione delle risorse che riconosca il valore economico e sociale del TPL.

Per i sindacati “nell’attuale situazione è assolutamente indispensabile la riappropriazione del proprio ruolo da parte della ‘programmazione pubblica’, altrimenti, il settore del TPL è destinato ad aggravare con la sua crisi, la crisi economico-sociale della Regione Sicilia“.

La Fast/Confsal e la Faisa/Cisal considerano questo settore strategicamente produttivo anche perché ha in sé elementi di valore sociale-ambientale-economico ed industriale, che rappresentano per la Sicilia delle importanti opportunità tutte da sviluppare.

L’assessorato regionale delle infrastrutture e della mobilità, dal suo canto, ha invitato Fast/Confsal e la Faisa/Cisalad un incontro con l’assessore Marco Falcone, giorno 6 febbraio alle 17 nei locali dell’assessorato in via Leonardo da Vinci, 161.

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