Erasmus VET, al Marchesi di Mascalucia l’Europa è vicina

MASCALUCIA – L’IIS “Concetto Marchesi” di Mascalucia da lunedì 4 a mercoledì 6 marzo 2024 sarà la sede del secondo Transnational Project Meeting (TPM) del progetto Erasmus VET “No One stays behind – NSB- 2021-1-PT01-KA220-VET-000034845.

L’istituto pedemontano conferma così, ancora una volta, la sua vocazione europea e ribadisce gli intenti del motto “traditio et innovatio”, che sintetizza l’impianto pedagogico-didattico della scuola.

Le delegazioni di docenti e dirigenti provenienti dalle scuole di Cipro, Turchia, Portogallo, Slovenia e Belgio – partner del progetto Erasmus VET “No One stays behind” – NSB- 2021-1-PT01-KA220-VET-000034845 – saranno accolte dalla dirigente scolastica prof.ssa Lucia Maria Sciuto, dalla coordinatrice del progetto prof.ssa Cinzia Claudia La Rosa e dai docenti del team Erasmus: Marisa Ferriolo, Maria Usenza, Sonia Chiavaroli, Aldo Carroccio, Emanuele Papa.

Una cerimonia di benvenuto e la condivisione con i colleghi delle scuole europee delle attività di formazione/aggiornamento sul tema ‘No one stays behind’ avvieranno le sessioni di lavoro. Durante la sezione di “workshop” i docenti si confronteranno sui prodotti realizzati e sui risultati raggiunti. Il team turco-italiano presenterà la versione definitiva del R2 – ebook” The role of Mentor”, le docenti slovene illustreranno l’R1- un App NSB per Android e IOS condividendo le possibilità operative per studenti e docenti.

I colleghi turchi presenteranno l’R4 – una piattaforma per gestire la fruibilità dei risultati del progetto. Ci sarà spazio per nuove proposte per i successivi “step” del progetto e la pianificazione delle attività future.

Il continuo lavoro di ricerca e coinvolgimento delle scuole europee per la diffusione e la disseminazione dei progetti Erasmus si rivela essere uno stimolo incessante per alimentare la spiccata vocazione europea dell’IIS “Concetto Marchesi” di Mascalucia. Il costante confronto con un patrimonio condiviso e consolidato di pratiche innovative, infatti, consente all’istituto etneo di porre al centro delle attività didattiche la formazione delle competenze di inclusione e di cittadinanza.

Articolo redatto in collaborazione con Mimma Furneri