CATANIA – La Polizia di Stato ha condotto un’ampia operazione di controllo nei confronti di alcuni esercizi pubblici situati nell’hinterland etneo, la cui attività è strettamente legata alla circolazione stradale.
Il Compartimento Polstrada di Catania, in collaborazione con le cinque Sezioni di Polizia Stradale sotto la sua giurisdizione (Catania, Messina, Siracusa, Enna, Ragusa), ha mobilitato una “task-force” composta da esperti nei controlli amministrativi, nell’identificazione dei veicoli e nella verifica di documenti falsificati.
La lotta al traffico illegale di pezzi di ricambio e la protezione dell’ambiente sono temi fondamentali per la Polizia Stradale. In particolare, il settore degli autodemolitori è estremamente delicato, considerando come la vendita di singole parti possa aumentare notevolmente il valore di un veicolo e quanto possano essere dannosi per l’ambiente i sottoprodotti delle operazioni di demolizione, come batterie esauste, componenti elettrici ed elettronici, vecchi pneumatici, oli minerali e altri liquidi contenuti nei veicoli destinati alla rottamazione.
Il bilancio dei controlli, nel mirino autodemolizioni e rivendite di auto usate
Nell’ambito di questa operazione, sono stati esaminati complessivamente cinque esercizi commerciali, tra cui due autodemolitori e tre rivendite di auto usate. Nel caso degli autodemolitori, sono state riscontrate violazioni sia a livello amministrativo che penale, in quanto sono state trovate irregolarità nella gestione dei rifiuti speciali e/o pericolosi, accumulo e stoccaggio eccessivo di veicoli e violazioni nei termini di rottamazione. Inoltre, sono emerse irregolarità nella vendita di pezzi usati derivanti dalle attività di demolizione.
Anche le rivendite di auto usate sono state oggetto di attenzione, con il controllo di circa duecento veicoli per verificare i chilometraggi reali e prevenire frodi legate al chilometraggio. Inoltre, sono state verificate attentamente circa cinquanta auto per garantire l’autenticità delle targhe, dato che si sono verificati casi di clonazione di veicoli con targhe contraffatte. Grazie a queste indagini scrupolose, sono state identificate tre auto con chilometraggi alterati (ridotti di diverse decine di migliaia di chilometri) in un autosalone, che sono state sequestrate. L’amministratore dell’azienda è stato denunciato per frode in commercio.
Il caso “a parte”
In un caso separato, un imprenditore con licenza solo online per la vendita di auto aveva allestito un piazzale con esposizione di veicoli, schede e prezzi, violando le normative comunali che vietavano tale attività nella zona. In risposta, l’attività è stata chiusa immediatamente e all’imprenditore è stata inflitta una sanzione amministrativa di oltre cinquemila euro.