Controlli “a tappeto” della polizia di Catania contro lo spaccio di droga: 11 arresti

Controlli “a tappeto” della polizia di Catania contro lo spaccio di droga: 11 arresti

CATANIA – La Polizia di Stato ha intensificato negli ultimi giorni i controlli contro lo spaccio di droga in città. Nella settimana di Ferragosto, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Catania hanno passato in rassegna quartiere dopo quartiere.

Obiettivo: monitorare soprattutto le zone già segnate in passato dal fenomeno dello spaccio, individuare eventuali pusher ed eliminare dal mercato potenziali fonti di guadagno per la criminalità.

I blitz della polizia contro lo spaccio di droga

Oltre ai controlli su strada, sono state eseguite diverse perquisizioni a sorpresa in abitazioni private. Blitz scattati in momenti differenti della giornata, in particolare nei quartieri di San Berillo Nuovo, Librino, San Cristoforo e San Giovanni Galermo.

Il bilancio parla chiaro: 11 persone arrestate, tutte catanesi (ferma restando la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva), e oltre 1.200 dosi di crack, cocaina e marijuana sequestrate. Un giro d’affari che avrebbe potuto fruttare svariate migliaia di euro. La droga è stata sottoposta ad analisi scientifiche e verrà distrutta su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Una nuova droga

Tra le sostanze sequestrate figura anche una particolare tipologia di marijuana. Una droga già al centro di recenti operazioni, risultata alterata con pericolosi cannabinoidi sintetici capaci di provocare devastanti effetti allucinogeni, fino a rischiare la morte.

Un prodotto di nuova generazione, ottenuto da cannabis priva di THC e poi “corretta” con metodologie empiriche che portano a dosaggi incontrollati delle sostanze adulteranti.

Ulteriori servizi

Durante i controlli, gli agenti hanno inoltre smantellato piazze di spaccio attrezzate come vere e proprie fortezze. All’interno crack room, porte blindate, grate e sistemi di videosorveglianza sofisticati. Tutto studiato per selezionare i clienti ed evitare sorprese da parte delle Forze dell’Ordine.