Controlli a Librino: fucili, lupara, spada e munizioni trovati in viale Moncada. Tre indagati per occupazione abusiva

CATANIA – Ieri, alla luce della recente sparatoria, personale dipendente del commissariato di Pubblica Sicurezza “Librino” ha effettuato controlli volti alla ricerca di armi e munizioni nel quartiere Librino a Catania, in particolare in viale Moncada 16.

Durante le operazioni di polizia sono state effettuate 6 perquisizioni domiciliari ai sensi dell’articolo 41 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza che, come noto, è un atto tipico della polizia giudiziaria mirato alla ricerca di armi, munizioni e materiale esplodente.

Con l’ausilio del reparto cinofili anti esplosivo, sono stati ispezionati anche gli spazi condominiali e, in particolare, in una terrazza, sono state trovate e e sequestrate penalmente svariate cartucce esplose. In relazione alle perquisizioni eseguite all’interno dei 6 locali terreni di proprietà del Comune di Catania, tutti occupati abusivamente da ignoti, le indagini hanno consentito di individuare gli “occupanti senza titolo” di 2 locali, entrambi pluripregiudicati, di cui uno in atto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari proprio nel civico n. 16.

Ambedue i soggetti, V.S. di 28 anni e F.G. di 49 anni, sono stati indagati in stato di libertà per il reato di invasione di edificio pubblico; in due dei restanti 4 locali perquisiti, sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati penalmente: 364 munizioni cal. 12, un fucile a canne mozze (lupara) in perfetto stato d’uso, un fucile “badol” in canna cromata d’acciaio, una spada, un motore fiat e molteplici pezzi di autovetture di sospetta provenienza furtiva.

Infine, una donna sposata con un soggetto pregiudicato da poco uscito dal carcere, è stata indagata in stato di libertà per invasione di edificio pubblico, ciò per aver occupato illegalmente un appartamento del Comune di Catania.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco al fine di agevolare le aperture dei locali da perquisire e la Polizia Scientifica al fine di esperire i rilievi su quanto rinvenuto.