Controlli a Catania, infermiere sorpreso a comprare droga a Librino: sanzionato e patente ritirata

CATANIA – Nella giornata di ieri, il personale del commissariato di Librino, diretto dal vice questore dott. Alessandro Berretta, ha effettuato controlli straordinari nel quartiere di competenza, volti a contenere il rischio da contagio Covid-19.

Durante l’attività di polizia, sono state acquisite 14 autocertificazioni e sono state comminate 10 sanzioni ai sensi dell’articolo 4 co. 1 del decreto legge 19/2000 che punisce, con una sanzione sino a 3.000 euro, chiunque esca dalla propria abitazione senza un giustificato motivo.

Durante un controllo, in viale Bummacaro, è stato sorpreso un uomo che si trovava all’interno della propria auto ed era in possesso di una dose di cocaina, acquistata immediatamente prima, che stava preparando per l’assunzione.

Alla richiesta degli agenti, l’uomo ha esibito un’autocertificazione indicante comprovati motivi di lavoro. Nello specifico, l’uomo ha dichiarato di essere un infermiere professionale, incaricato da una società privata che lavora per conto dell’ASP di Catania di assistere pazienti domiciliari allettati.

L’operatore sanitario, è stato accertato, effettivamente svolgeva detto lavoro ma, tra una visita domiciliare e l’altra si era recato nel quartiere di Librino per acquistare la droga.

Una pratica particolarmente grave e pericolosa, attesa la delicata professione esercitata dall’uomo che, nella sua veste professionale – a maggior ragione in questo particolare momento di emergenza sanitaria – è responsabile della salute e della sopravvivenza delle persone che vengono affidate alle sue cure.

Per tale motivo gli è stata contestata la sanzione prevista dell’art. 75 D.P.R. 309/90 (uso personale di sostanza stupefacente) e, nel contempo, gli è stata sequestrata la cocaina.

I poliziotti hanno, pertanto, ritirato la patente di guida e gli hanno comminato la sanzione amministrativa pecuniaria prevista dal decreto legge 19/20.

Durante le operazioni di polizia, sono state acquisite svariate autocertificazioni nelle quali, come già in altri 11 recenti casi accertati a Catania, diverse persone hanno attestato innanzi alla polizia di essere usciti dal proprio domicilio per acquistare droga.

Addirittura in due dei casi accertati, alcuni poliziotti, mentre si trovavano in borghese in via della Capinera, sono stati scambiati per pusher, tanto che alcuni assuntori hanno loro richiesto “20 euro di crack” e “10 euro di naso (cocaina)”: una assurda richiesta ha trovato riscontro nelle autocertificazioni poi acquisite dagli agenti.

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